LAMBERTI, Jacopo (Giacomo)
Valentino Sani
Nacque a Reggio nell'Emilia il 25 ott. 1762, secondo di quattro figli (il primo, Luigi, sarà ugualmente noto come letterato e politico nell'Italia napoleonica), [...] vendetta per i fatti del 1796 nei confronti del L., libero di uscire di casa solo nei giorni festivi per recarsi a messa. Chiusosi sempre più in se stesso e separato dai figli, entrambi esiliati in Francia, negli ultimi anni di vita riprese i suoi ...
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LOTTI (Lotto), Ottaviano (di)
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze attorno al 1575-80 dal capitano Filippo di Pier Maria.
Molto lacunose sono le notizie sulle origini e la provenienza della famiglia, che [...] di casa Savoia, il L., poco prima di lasciare Londra, era riuscito a ottenere un cappellano cattolico per farsi dire la messa in casa.
Richiamato a Firenze il 19 febbr. 1614 (secondo lo stile fiorentino il 1613, Arch. di Stato di Firenze, Mediceo ...
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GERARDO, Giulio
Anna Pizzati
Nacque a Venezia nel 1544 da Giovanni di Biagio, avvocato, e da Marina di Martini, in una famiglia di ceto cittadino. Terzogenito di quattro figli maschi, indirizzati tutti [...] 22v, filza 201, 26 apr. 1594). Il Consiglio dei dieci impedì la lettura del documento, che ebbe però qualche effetto poiché, messa ai voti, la proposta di legge non ottenne i consensi sufficienti.
Dal primo matrimonio del G. erano nati almeno quattro ...
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GATTINARA, Giovanni Bartolomeo Arborio di
Andrea Merlotti
Figlio di Pietro (morto nel 1495-96), apparteneva a una famiglia della piccola nobiltà vercellese. Nel 1504 studiava legge all'Università di [...] , intorno alla metà di luglio, per unirsi a Mercurino, che vi era giunto il 26 giugno. La città nel frattempo era stata messa sotto assedio dai Francesi, sicché i tre decisero di fuggire a bordo d'un brigantino la notte del 14 agosto, giungendo a ...
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DUFOUR, Jean
Paola Caroli
Nacque ad Annecy (Savoia) da antica famiglia. Non se ne conosce la data di nascita. Come tradizione, quale appartenente al ceto dei "grands seigneurs" della Savoia, svolse [...] neppure conseguenze le indagini ordinate su di lui dal re di Francia nel gennaio del 1511. La sua immunità sembra viceversa messa in forse almeno in un'occasione, come attesta una lettera attribuibile a quel periodo inviata da Carlo II a Berna e ...
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DI BROCHETTI, Enrico
Nicola Labanca
Nacque a Napoli l'8 nov. 1817 da Elisabetta Baccuet e dal barone Giuseppe, ufficiale superiore del genio del Regno delle Due Sicilie e dal 1836 al 1845 ministro di [...] militare.
La fine dell'esperienza politica e ministeriale concise con la fine della sua carriera militare. Pochi mesi dopo chiese la messa a riposo. Morì a Torre del Greco, vicino a Napoli, il 18 nov. 1885.
Fonti e Bibl.: Necrol., in L'Esercito ...
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GRIMALDI, Antonio
Riccardo Musso
Impossibile indicare la sua data di nascita, comunque collocabile verso la fine del XIII secolo, forse a Nizza (luogo di rifugio per molti della sua famiglia), o piuttosto [...] sull'onda dell'emozione generale provocata dalla sconfitta, di viltà davanti al nemico e i popolari chiesero a gran voce la sua messa in stato d'accusa. I nobili però fecero quadrato in sua difesa; ne nacquero disordini, e ciò mise in seria crisi il ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] a Cavriana, nella speranza che un cambiamento d'aria le potesse giovare. Durante il periodo quaresimale Vincenzo fece cantare ogni venerdì una messa in S. Andrea e offrì alla chiesa doni di gran valore. Ma la guarigione non venne e a Cavriana E. morì ...
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CAMPOSAMPIERO, Ludovico
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia, nacque a Padova in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV. Ebbe educazione cortigiana e cavalleresca, ma animo corrotto [...] C. persistette nella sua maldicenza, l'eco della quale giungeva puntualmente alla marchesa. Ormai il bando non bastava più ad appagare l'odio inestinguibile di lei: il 19 maggio 1521 così "volendo andar a messa a la Pace, Vigo di Campo San Piero fo ...
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COMANDINI, Federico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena il 3 febbr. 1815 da Ubaldo, tintore, e da Maria Anna Pasini. Il padre, che in gioventù era stato giacobino e nel 1799, al tempo della prima reazione [...] la cittadinanza gli testimoniò l'affetto e la stima che il suo dignitoso comportamento gli aveva meritato. La gioielleria era stata messa in liquidazione sin dai tempi dell'arresto, cosicché per un breve periodo il C. dovette vivere a Fabriano con un ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...