LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] più risoluti nel sostegno a un conflitto che a suo parere doveva essere combattuto da tutti i sovrani italiani. Questa sua linea, messa a punto anche nei frequenti colloqui con Carlo Alberto e resa problematica dal ritiro di Pio IX, si fece anche più ...
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GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] Corradino di Svevia a prendere ciò che è suo e a smentire la voce, diffusa da Manfredi, della sua morte (diceria messa in giro da Manfredi nel 1258 per facilitare la propria incoronazione). La quinta stanza è dedicata a Manfredi, che dovrà difendere ...
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CURIEL, Eugenio
Nando Briamonte
Nacque a Trieste l'11 dic. 1912, da Giulio e da Lucia Limentani, ebrei triestini. Molto probabilmente influenzato dal padre, ingegnere, il C. si avviò agli studi scientifici. [...] situazione nel centro estero comunista era nel frattempo profondamente cambiata. In pieno clima stafiniano la vecchia direzione era stata messa sotto accusa, un pesante clima di sospetto si abbatteva su molti quadri. Lo stesso C. ne fu vittima dati ...
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CONTEGNA, Pietro
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Nacque nel 1670 circa, secondo quanto afferma il suo biografo, L. Giustiniani, ad Arienzo, in provincia di Caserta, feudo dei Carafa duchi di Maddaloni, dei quali fu al servizio in [...] al banco e che nel C. ne vedevano l'ideatore e il tenace realizzatore; pertanto egli fu "giubilato". Tuttavia egli non fu messo da parte e dopo qualche tempo gli fu "fatta grazia che nonostante che fusse giubilato, se gli dovesse dare lo stesso soldo ...
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CHIESA, Eugenio
Luigi Ambrosoli
Nato a Milano il 18 nov. 1863 da Filippo e Maria Chiesa, percorse nella città natale gli studi elementari e secondari fino al conseguimento del diploma di ragioniere; [...] della pace. In settembre si recò a Fiume dove assistette al comizio che D'Annunzio tenne il 20 e assicurò che avrebbe messo al corrente la Camera dell'esasperazione che si era creata nella città per la mancata annessione all'Italia.
In questo periodo ...
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DELLA STUFA, Luigi
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze il 5 luglio 1453 da Angelo di Lorenzo e da Margherita Ridolfi. Appartenente ad una famiglia ormai da generazioni schierata con i Medici, ai quali era [...] . 1529 fino alla capitolazione dell'agosto successivo. Il vecchio D. si salvò solo per l'età ma non sfuggì alle beffe degli antimedicei: "Messere Luigi Della Stufa / ha fitto il capo di una buca / il qual non ne può uscire / se il grano non vale tre ...
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GATARI, Galeazzo
Isabella Lazzarini
Figlio di Andrea di Montino, nacque probabilmente nel 1344 a Padova da un ramo della cospicua famiglia bolognese che si era trasferito a Padova.
Il nonno del G., [...] è riprodotta la redazione fornita dal codice Est. Ital. 1144 (Modena, Bibl. Estense, ora F.3.18), della prima metà del sec. XVI, messa a confronto con il testo della Cronaca rivista da Andrea quale appare nel codice Est. Ital. 1134 (Ibid., ora S.1.7 ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] nel Paese di Gex, ceduto alla Francia nel 1601 dal trattato di Lione, a Casteldelfino e Pragelato, dove voleva reintrodurre la messa e restituire i beni alle chiese, ottenne un successo a metà, perché Enrico IV non volle scontentare gli ugonotti di ...
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LANCIA, Federico
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni) di Manfredi (II) Lancia marchese di Busca, figlio di una Beatrice signora di Paternò e fratello minore di [...] intanto il terreno per un intervento in Sicilia inviando propri messi con il compito di sottrarre l'isola, ancora in ligure Roberto di Laveno. La flotta pisana fu tuttavia messa in fuga dal popolo messinese mentre giungeva notizia della sconfitta ...
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PICCOLOMINI, Alfonso
Irene Fosi
PICCOLOMINI (Piccolomini Todeschini), Alfonso. – Figlio primogenito di Giacomo, del ramo Piccolomini Todeschini, e di Isabella Orsini di Niccolò, conte di Pitigliano, [...] Romagna dopo aver saccheggiato Pietramala e Firenzuola. Il 27 giugno fu messa dal granduca una taglia di 20.000 scudi sulla testa del stata «che questo cagnuolo o bracco fusse fatto fuggire e messo in silenzio» (Benadusi, 1977, p. 117).
Dopo un ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...