GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] introduce alla conoscenza di funzionari e di operatori economici.
Prospero il giro d'affari avviato dal G., il quale, messa su casa a Pera, vi convive con una giovane greca, avendone quattro figli - Alvise, Giorgio, Lorenzo, Pietro -, tutti "bastardi ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] a raccolte poetiche, documentano dei suoi rapporti con eruditi e letterati non solo napoletani. Nel 1770 pubblicò, in una raccolta messa insieme da L. Serio, versi per le nozze di Maddalena Serra di Cassano con il conte di Policastro (in Componimenti ...
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BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] esuberanza di carattere e spirito di ribellione. Le sue inquietudini sembrarono trovar momentaneo sfogo nella musica: compose anche una Messa.I suoi superiori, forse per fornirgli un più adatto terreno di azione, lo avviarono all'arte oratoria, cui ...
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LANZONE da Corte
Francesca Roversi Monaco
Si ignora il luogo della nascita, avvenuta presumibilmente verso gli inizi dell'XI secolo, poiché in base alle fonti narrative L. risulta attivo in Milano fra [...] a sua volta un placito come missus regis. Tale identificazione è stata messa in dubbio da G. Tabacco (Le istituzioni, p. 361), secondo a seguire le trattative: la presenza a Milano del messo regio Adelgerio nel 1043, dunque in piena lotta, ...
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LANFREDINI, Bartolomeo
Stefano Calonaci
Figlio di Lanfredino di Iacopo e di Selvaggia di Piero Tornaquinci, nacque, probabilmente a Firenze, nel 1495.
Lanfredino fu protagonista della vita pubblica: [...] corrispondenza con Girolamo e Francesco Guicciardini (edita da A. Otetea), impegnato in quel frangente a evitare che la città fosse messa a sacco. Un'importante lettera del Guicciardini al L. (edita in Rastrelli) in merito alla forma di governo che ...
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PAPINO, Girolamo
Laura Turchi
– Nacque a Lodi nell’ultimo decennio del XV secolo.
Entrato nell’Ordine dei predicatori, fu accettato come studente dello Studio bolognese di S. Domenico nel 1516, all’epoca [...] già stata evidenziata da Bartolomeo Fontana, che tuttavia non ne conosceva le posizioni religiose. A Renato Raffaelli si deve una prima messa a punto sul rapporto fra Papino e Siculo, con l’individuazione del 1548 come presumibile anno d’inizio della ...
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BOIANI, Corrado
Maria Laura Iona
Appartenente ad una cospicua famiglia cividalese, nacque da Paolo, capitano di Tolmino, e da Avinenth di Franco di Cozzolino. Nel 1314 si sposò con Fior di Campo de' [...] le insegne del potere di principe temporale, la spada e la croce. Di questa cerimonia permane ancora un ricordo nella "messa dello spadone" che si celebra a Cividale il giorno dell'Epifania, quando il diacono impugna l'antica spada dei patriarchi ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] ). Al rientro in patria, nel giugno 1508, il M. stese un Rapporto di cose della Magna, in cui sono appunto messi in luce i limiti politici e personali di Massimiliano e, soprattutto, il difetto strutturale, la "disunione", che teneva la Germania in ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] , pp. 115, 117). Il F. stesso annota in uno dei suoi scritti (Difesa di S. Maria..., Roma 1816, p. 16) di celebrare "la messa nella Chiesa di S. Maria della Pace nella famosa cappella di Agostino Chigi".
La sua prima opera fu giuridica (Vindiciae et ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] si avvicinava, i Romani, morto il vestiario Stefano e fuggito il prefetto Pietro, riaccolsero G. solennemente. Egli celebrò una messa in S. Pietro, indi riprese possesso del Laterano e benedisse il popolo festante, che aveva implorato il suo perdono ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...