PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] concreto riguardo ai conflitti di giurisdizione. La missione gli consentì però di stabilire con la corte del re cattolico contatti messi a frutto negli anni seguenti.
Dopo aver esercitato per sei anni, secondo l’uso, l’ufficio di uditore della Camera ...
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GREGORIO XII, papa
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, figlio del patrizio veneziano Nicolò di Pietro e di una Polissena, si ritiene nato verso il 1335 in Venezia. Alla data di nascita si risale in via [...] 'intesa. Anche Venezia dovette impegnarsi in tal senso, messa sotto accusa davanti agli occhi della Cristianità, "infamada dato seguito, convinto che una volta chiusi tutti in conclave e messi in campo i suoi due giovani nipoti, la loro resistenza ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] la politica di supposta indifferenza di Urbano VIII verso il rischio di una sconfitta del cattolicesimo in Germania, prospettando persino la messa in stato di accusa e la deposizione del pontefice per via di concilio. L'ira del papa si riversò sull ...
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CHIERICATI (Chierigati, Chericati, Cheregato, Cherigatti, Clericato, Chierigato; Chieregatus, de Chieregatis), Leonello
Anna Foa
Nacque a Vicenza nel 1443 dal conte Niccolò e da Caterina Loschi, figlia [...] alla Curia romana. In un memoriale dei nunzi al pontefice, che risale alla primavera del 1488, inviato a Roma tramite un messo papale che li aveva raggiunti a Parigi, fra' Baldassarre de Spino, si faceva il punto della situazione: in sostanza i nunzi ...
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CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] scelta, a cornice del racconto, della chiesa dei conventuali di S. Lorenzo Maggiore in Napoli, gli elementi di messa in scena della predicazione, le grida di "misericordia" del popolo commosso che sono costante notazione dei reportatores deisermoni ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] cui grazie pare non fosse del tutto insensibile. Nella grave crisi politica francese del 1649 l'abilità diplomatica del B. fu messa a frutto dal Mazzarino con l'incarico di tentare un accomodamento con il parlamento di Provenza, così da porre termine ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] il suo architetto preferito. All'interno della casa professa il F. aveva una cappellina dove, stando alla tradizione, celebrava la messa. Sull'altare c'era la Visione di s. Ignazio a La Storta del Domenichino, attualmente sostituita da una copia. Le ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] ; l'Ordine, insomma, non si sarebbe autocorretto, autodisciplinato; non resta altra possibilità che la correzione dall'esterno con la messa in atto di un dispositivo seccamente ultimativo. Donde, appunto, gli "ordini": cessino i riti; siano rimossi i ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] Anche i rapporti con il potere politico non sono chiaramente delineati: la Vita di Andrea riferisce di un tentativo di rapimento messo in atto da Beatrice di Lorena, marchesa di Toscana, moglie del marchese Goffredo il Barbuto, ai danni di G., ma la ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] Frémyot arcivescovo di Bourges, introduz. e traduz. del sac. G. De Luca, ibid. 1928, S. Bonaventura, Trattato sulla preparazione alla Messa, ibid. con introduz., versione e note di don G. De Luca, ibid. 1929; N. Tommaseo, Ai giovani. Consigli di ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...