ALBERTO degli Abati, santo
Ludovico Saggi
Figlio di Benedetto e di Giovanna Palizzi, nacque a Trapani (e non ad Erice, come fino ad oggi da alcuni si è voluto). Si sarebbe offerto al convento dei carmelitani [...] a Bordeaux nel 1318).
La tradizione parla di un canto miracoloso intonato dagli angeli sul suo feretro per indicare che doveva celebrarsi la Messa dei santi e non quella dei defunti.
La fama di santità di s. A. si estese tanto, che già nel sec. XIV l ...
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BEROLDO
Giuseppe Scalia
Vissuto a Milano nella prima metà del sec. XII, il suo nome è strettamente legato alla composizione di trattati liturgici e, principalmente, all'Ordoet caerimoniae Ecclesiae [...] di carattere generale e non seguono un ordine ben preciso: si riferiscono alle cerimonie del mattutino, del vespro, della messa, alle oblazioni e, generalmente, alle vigilie delle feste e alle feste minori e maggiori. La parte rimanente dell'Ordo ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] si avvicinava, i Romani, morto il vestiario Stefano e fuggito il prefetto Pietro, riaccolsero G. solennemente. Egli celebrò una messa in S. Pietro, indi riprese possesso del Laterano e benedisse il popolo festante, che aveva implorato il suo perdono ...
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CASOLA (de Casolis), Pietro
Stefania Rossi Minutelli
Nacque presumibilmente nel 1427 da un'antica famiglia milanese. Abbracciata la carriera ecclesiastica a poco più di vent'anni, nel 1452 fu eletto [...] C. dotò di 80 libbre annue una cappella della basilica metropolitana, con l'impegno, per gli ordinari, di cantarvi la messa conventuale (Arch. della Curia arciv., Atti di visita, Metropolitana, vol. XXVI, n. 205). Morì nella sua parrocchia il 6 nov ...
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FRANCICA NAVA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Catania il 23 luglio 1846 da Giovanni, barone di Bondifè, e da Caterina Guttadauro dei principi di Reburdone. Entrambi i genitori appartenevano a [...] divi Thomae (poi pubblicato a Palermo nel 1882). Più che di una vera e propria riflessione filosofica si trattava di una messa a punto pedagogico-pratica sul ruolo del tomismo nella moderna cultura cattolica e sulla sua utilizzabilità ai fini di un ...
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CACCIAGUERRA, Bonsignore
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nel giugno 1495 da Pietro Antonio e da una Bulgarini, figlia del noto giurista Bulgarino. Apparteneva a una famiglia di mercanti e alla mercatura [...] et pregavano dovesse far, particularmente di una parte de tutti scritti, un libretto, et così fece che da lì a poco messe a ordine due belle et christiane operine, col conseglio però di più persone dotte et spirituali". Furono date così alle stampe ...
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PIETRO di Mattiolo
Simona Cantelmi
PIETRO di Mattiolo. – Nacque, probabilmente a Bologna, attorno alla metà del XIV secolo.
Si può supporre che appartenesse a una famiglia artigiana, poiché lo stesso [...] seguito al fallimento degli accordi fra il pontefice e le magistrature cittadine: afferma il cronista che «non se possè dire messa, nè officio publicamente in la ditta citade, nè apresso a doa miglia» (Cronaca bolognese di Pietro di Mattiolo, 1885, p ...
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CAPPONI, Serafino (al secolo Annibale)
Giuliano Gliozzi
Nacque a Porretta, nel Bolognese, nel 1536 circa (la data è incerta perché, in seguito alle turbolenze dei Porrettani fuorusciti, sotto il papato [...] creduta di Alberto Magno, stampata a Venezia nel 1485, ma in realtà di Ugone Ripelin. La vita di Cristo attraverso l'illustrazione della messa è l'argomento dell'opuscolo, suddiviso in venti capitoli, Sacerdos in aeternum. Dechiaratione della sacra ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma intorno al 1430 da Nicolò e Orsina Canossa. Studiò, come il padre, diritto e conseguì a Pavia il dottorato in utroque iure; coltivò, tuttavia, anche [...] e arredi sacri al duomo di Milano, ordinò e fece miniare messali e breviari per suo uso, disciplinò la celebrazione delle messe da parte dei cappellani del duomo; egli stesso doveva celebrare con non consueta devozione, se un cronista presente alla ...
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BEVIGNATE (Benvegnate)
Pico Cellini
Benedettino silvestrino, nato a Cingoli (Macerata), fu attivo come architetto, e forse scultore, da circa la metà del sec. XIII ai primi decenni del XIV per un vasto [...] dell'arrivo dei Pisani e che la parte alta in bronzo era stata già non solo modellata e fusa, ma pure messa in opera sul fulcro poligonale di sostegno, in attesa di montarvi successivamente attorno le lastre e i cantonali scolpiti, costituenti i ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...