GIOVANNI IX, papa
Claudia Gnocchi
Figlio di Ramboaldo, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita, si sa però che era originario di Tivoli, presso Roma, e che fu ordinato sacerdote da [...] rintracciare i decreti emanati a Roma e quelli emanati a Ravenna. All'inizio degli anni Trenta, però, questa tesi fu messa in discussione da J. Duhr che sostenne che il concilio romano dovesse essere attribuito non a G. ma al suo predecessore ...
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LONIGO, Michele (Michele Antonio)
Marco Maiorino
Nacque a Este, nel terziere di S. Tecla, il 10 marzo 1572, dal notaio Biagio e da Caterina Cortona, terzogenito di sei figli. L'atmosfera di dotta erudizione [...] di Facchinetti, nel 1606, il L. tornò a dedicarsi per un breve periodo alla cura delle anime, celebrando ogni mattina la messa in S. Pietro. Passò, quindi, al servizio di Cesi, per incarico del quale compilò estratti e compendi di una gran quantità ...
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FATATI, Antonio
Daniela Gionta
Nacque ad Ancona nei primi anni del sec. XV da una famiglia nobile che nei secoli XIV-XV ebbe un certo ruolo nello svolgersi delle vicende municipali.
Figlio di Simone [...] si trova ancora oggi. La congregazione dei Riti, per decreto del 9 maggio 1795, concesse il suo officio e la messa "de communi confessofis pontificis" con rito doppio maggiore alla basilica Vaticana e alle diocesi di Ancona e di Siena, stabilendone ...
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PAVESI, Giulio
Michele Cassese
– Nacque nel 1510 a Quinzano (Brescia), da genitori bergamaschi di cui non è noto il nome.
Entrò fra i domenicani nel convento di S. Clemente a Brescia e divenne magister di [...] ’ultimo egli nutriva considerazione per il «cammino di Lutero» (Cantù, 1866, p. 29) e lodava il Sommario della S. Scrittura, messo all’Indice. Nonostante ciò ebbe la stima del cardinale Gian Pietro Carafa, il quale anche a seguito del suo Adversus ...
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FERRAZZI (Ferracci, Ferazzi, Ferazzo), Maria (in religione Maria Angela Ventura del Ss. Sacramento)
Anne Jacobson Schutte
Nata a Venezia il 12 maggio 1623, era la più giovane dei numerosi figli di Alvise [...] proposta di cederlo alla Repubblica e di porsi sotto il patronato del Senato, in cambio del permesso di celebrare la messa e dell'appoggio per realizzare il progetto di vedere riconosciuta la loro casa come convento di carmelitane. Il Pinzoni restava ...
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FRANCHI, Andrea
Paolo Franzese
Figlio di Francesco, mercante a ritaglio, nacque a Pistoia nel 1335.
Nel 1351 entrò nell'Ordine domenicano; intorno al 1357-58, o al più tardi nel 1360, venne ordinato [...] "in terra murata" né spogliarsi della veste bianca, non mangiando carne e digiunando il sabato, e sentendo ogni giorno la messa con predica.
Nella sua Cronaca il pistoiese Luca Dominici racconta che il F., dopo aver partecipato alla cerimonia che si ...
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CAMPANA, Pier Tommaso
Francesco Muzzioli
Nacque a Venezia il 21 dic. 1693 da Giambattista e da Domenica Picenni in una famiglia di negozianti originaria della Val Camonica. Iniziò gli studi a Venezia, [...] e inquisitore generale della città e diocesi di Crema. Durante la predicazione della quaresima del 1750, a Piacenza, mentre celebrava la messa fu colto da un colpo di apoplessia. Morì pochi giorni dopo, il 26 marzo 1750.
L'elogio funebre fu recitato ...
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ANDREASI, Osanna
Abele L. Redigonda
Figlia di Niccolò e di Agnese Gonzaga (si ignora se imparentata coi marchesi Gonzaga), nacque a Mantova il 17 genn. 1449. La sua vita, sin dalla più giovane età improntata [...] - l'A. fu subito oggetto di culto: con breve dell'8 genn. 1515 Leone X concesse a Mantova e distretto la facoltà di celebrare la messa e di recitare l'officio in onore dell'A., come beata; Innocenzo XII con bolla del 26 nov. 1694 ne confermò il culto ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] dei luterani alla Dieta di Augusta: comunione sotto le due specie, abolizione del celibato per i preti, correzione al canone della messa e, infine, "che omnino si faccia un concilio generale, nel che - aggiungeva Campeggi - io so la mente di N. S. et ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] e dei Francesi), fu il G. a farli recedere.
In occasione dell'apertura dei lavori (18 genn. 1562) il G. cantò la messa dello Spirito Santo. Fin dalle prime discussioni il suo punto di vista apparve chiaramente non allineato a quello di Roma: insieme ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...