Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] Penitenza è un battesimo laborioso, come si esprime il Sacro Concilio di Trento; la più grande prova, a cui possa essere messo l’amor proprio dell’uomo; è un impegno a praticare le opere difficili e disgustose della soddisfazione», si legge in un ...
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SACRAMENTI
E. Palazzo
Nella teologia del Cristianesimo i s. hanno grande rilievo: scandendo la vita del cristiano, ne accompagnano il percorso terreno, di modo che, a ogni tappa essenziale della propria [...] una traduzione visiva molto fedele degli Ordines romani. Questi testi - nei quali viene descritto lo svolgersi del rito, tra cui la messa, secondo l'uso romano - si diffusero in Gallia a partire dalla seconda metà del sec. 9° e la sede vescovile di ...
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Sacerdote (Racconigi, Torino, 1833 - Rivalba Torinese 1903). Prevosto (dal 1860 alla morte) a Rivalba Torinese, nel 1871 creò per le fanciulle del posto un laboratorio di tessitura, primo germe dell'Istituto [...] delle figlie di S. Giuseppe (da lui fondato nel 1877), che si propose, fra gli altri, il compito di preparare il vino per la Messa, le candele, i lini e i paramenti necessarî al culto. Beatificato nel 1984. ...
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Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità.
Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell’umanità. [...] derivazione da questo significato, il sottile disco di farina (impastata con acqua naturale e cotta al forno) che il sacerdote consacra nel sacrificio della messa. Nella Chiesa latina l’o. non deve contenere alcun lievito o fermento (pane azzimo). ...
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BALDINO, Carlo
Romeo De Maio
Nacque a Nocera dei Pagani (Salerno) nei primi decenni del sec. XVI, ma visse sempre a Napoli nel cui Studio, dal 1567 al 1591, tenne la cattedra di diritto canonico, con [...] uno stipendio che toccò il massimo di 240 ducati annui. La sua competenza giuridica fu messa a profitto dagli arcivescovi riformatori napoletani come Mario Carafa, Paolo Burali d'Arezzo e Annibale di Capua, dopo che era divenuto (1571) canonico del ...
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zoroastrismo
La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam con la conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, chiamato Zarathustra [...] (o Zoroastro), vissuto probabilmente verso la fine del 2° millennio a.C., anche se la sua storicità è stata messa in dubbio già alla fine del 19° sec., ma senza successo. L’ambiente storico e geografico in cui Zarathustra diffuse il suo messaggio è ...
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Teologo protestante (Annaberg 1487 circa - Torgau 1558). Il suo vero cognome era Zwilling, che egli latinizzò in Didymus. Entrato (1502) nell'Ordine agostiniano, studiò a Wittenberg e a Erfurt. Nel 1518 [...] la dignità di magister. Gran rumore destò, dopo un silenzio di tre anni, una sua predica il 16 ott. 1521 contro la messa. Predicò in tutta la Sassonia a sostegno delle dottrine luterane. Pastore a Torgau (1525), ne fu deposto (1529) dal principe ...
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Mistico francescano (n. in Brabante inizio 15º sec. - m. Malines 1477). Dai Fratelli della vita comune (1445) passò ai frati minori (1450), e fu provinciale di Colonia (1470) e superiore a Malines (1473). [...] divini amoris; Directorium contemplativorum; Eden seu Paradisus contemplativorum) furono pubblicati da D. Lober col titolo Theologia mystica (1538); questa, messa dapprima all'Indice, ebbe poi, corretta, larghissima diffusione nell'ordine. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] il culto con l’introduzione del volgare e la più diretta partecipazione dei fedeli al rito. Lutero, proponendosi di purgare la messa latina da ogni accessorio, ne conservò lo schema generale, ma tolse l’offertorio e trasformò il canone; mantenne pure ...
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Pseudonimo di un giansenista francese (da alcuni identificato con Osmont du Sollier), autore del libro: L'avocat du diable, ou mémoires historiques et critiques sur la vie et sur la légende du pape Gregoire [...] VII, avec des mémoires du même goût sur la bulle de canonisation de Vincent de Paul (3 voll., 1743); polemizza contro la prescrizione della Messa e dell'Ufficio in onore di Gregorio VII e contro la bolla di canonizzazione di Vincenzo de' Paoli. ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...