Parola ebraica (’āmēn), che significa «così sia» (I Re 1, 36; Ger. 11, 5), «in verità» (Ger. 28, 6). Nella liturgia della sinagoga è usata nei canti di lode a Dio (Neem. 8, 6) o alla fine di una dossologia [...] 9, 25; Ebr. 13, 21; I Pietro 4, 11) come supplica affinché le promesse fatte da Dio siano adempiute. Nella Messa, come anche negli altri riti liturgici, l’a. esprime l’assenso dell’assemblea alla preghiera del sacerdote, soprattutto alle dossologie. ...
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Incoronazioni
JJürgen Petersohn
Secondo la tipologia stabilita da Carlrichard Brühl (1982, pp. 2 ss.), nei rapporti pubblici di un monarca con le insegne della corona si devono distinguere differenti [...] -siciliani (cf. la classificazione illustrata da Elze, 1973, pp. 5 s., 15-18), in base al quale l'incoronato dopo la messa avrebbe ricevuto l'omaggio dei grandi siciliani, con il bacio del piede, e in suo onore sarebbero state cantate in seguito le ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] , su licenza dell’Ordinario del luogo, al culto divino in favore di una o più persone fisiche» (can. 1226). Per celebrarvi la Messa o le altre funzioni sacre, si richiede la licenza dell’Ordinario del luogo. È d’obbligo che gli oratori e le cappelle ...
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Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in [...] otto giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o ‘domenica’». L’istruzione religiosa, la partecipazione alla messa e il riposo dal lavoro definiscono la santificazione della domenica. Nell’attuale disciplina (can. 1244-49) le d ...
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religione Nel linguaggio ecclesiastico, la comunione amministrata ai fedeli gravemente infermi (quasi alimento spirituale con cui affrontare il viaggio di transito all’altra vita). Nel rito continuo degli [...] si può dare la comunione soltanto sotto la specie del vino ed è permesso, a giudizio dell’ordinario del luogo, celebrare la Messa presso l’infermo. storia In Roma antica, l’insieme delle cose necessarie a una persona che si metteva in viaggio (denaro ...
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triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i t. di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella [...] Cristo Gesù ha compiuto l’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio. Inizia la sera del giovedì santo con la Messa in Cena Domini, ha il suo fulcro nella Veglia pasquale e termina con i Vespri della domenica di risurrezione. ...
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GRIMANI, Marino
Giampiero Brunelli
Nacque a Venezia intorno al 1488 da Girolamo e da Elena Priuli. La sua formazione fu affidata a importanti umanisti come Gregorio Amaseo, M. Masuro, Girolamo Aleandro. [...] visita a Udine e ad Aquileia.
Il G. entrò solennemente in Udine il 31 ottobre e il giorno successivo celebrò un'affollata messa in piazza. Quindi, nella prima metà di novembre visitò Aquileia, dove ebbe modo di decretare e far pubblicare a stampa le ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] febbre pestilenziale; nel 1537 assunse il sacro ordine del suddiaconato e il giorno dell'ascensione del 1540 cantò la sua prima messa solenne. Nel 1551 conseguì il dottorato in teologia presso l'Università di Pisa, dove seguì le lezioni del maestro ...
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ARALDI (Araldox, Araldus, Heraldo, Heraldus), Giovan Francesco
Alberto Merola
Nacque a Cagli, allora parte dei ducato di Urbino, verso il 1528. A Roma, al seguito di Rodolfo Pio di Carpi, fu ricevuto [...] grammatica e dottrina cristiana e, dopo aver compiuto studi sommari di teologia, venne consacrato sacerdote e celebrò la prima messa l'11 maggio 1553.
Si diede quindi ad una grande attività di direzione spirituale: "fatto che fu sacerdote", dice ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] stile è sempre facile e piano "per gli soli semplici et idioti", fu diffusa prevalentemente nei Grigioni, perché in Italia fu messa all'Indice nel 1559. Un secondo scritto del M., Uno pio e utile sermone della gratia di Dio, contra li meriti umani ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...