GOLFIERI, Gaetano
Domenico Proietti
Nacque a Bologna il 7 giugno 1808 da Giuseppe, vetturino, e da Teresa Braga. Dopo aver frequentato le Scuole pie e l'istituto dei barnabiti di S. Lucia, dove ebbe [...] Costetti, p. 102). Inoltre, nel maggio 1860 il rifiuto del G. di intervenire, con gli altri docenti dell'Università, a una messa in onore di Vittorio Emanuele II e la sua partecipazione (insieme con il canonico P. Dalla Casa) a una missione a Genova ...
Leggi Tutto
BONAMICI, Filippo Maria
Gaspare De Caro
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 26 febbr. 1705 da Francesco, modesto mercante, e da Maria Felice Rigola. Era fratello di Castruccio, noto latinista e militare [...] nuova pensione di 160 scudi a favore dell'ospedale della Misericordia di Lucca, una seconda pensione per la stessa cifra fu messa a disposizione del papa e alla Repubblica fu accordato il privilegio, puramente onorifico, di avere in perpetuo per un ...
Leggi Tutto
BROGI, Giuseppe
Amedeo Quondam
Nato a Roma il 1º genn. 1702 da Domenico, capomastro muratore, e da Alessandra Maria Villegiardi, studiò dapprima presso i padri delle scuole pie, poi, all'età di dodici [...] Pera,segretario della vice-legazione di Ferrara,in occasione che dallo stesso si celebra nella detta città la prima messa, Roma 1742; e quella Nella nascita del figlio secondogenito alle eccellenze del signor d. Livio Odescalchi e della signora ...
Leggi Tutto
FASSI VICINI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Carpi (prov. di Modena) il 9 dic. 1748, da Gianfrancesco Fassi, patrizio di quella città, e da Giulia Tirelli.
La famiglia, anticamente denominata [...] di G. Fassi Vicini, dello stesso Franciosi (PP. 3-17). In seguito venne data alle stampe un'inedita canzone Per Messa nuova (in Notizie biografiche in continuazione..., V, pp. 87 ss.).
Dei molti manoscritti rimasti inediti si ricordano un Pigmalione ...
Leggi Tutto
CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] al De corallis l'offerta alla moda della poesia didascalica; infine, ad opera del fratello del C., Giovanni Andrea, fu messa insieme e pubblicata a Sassari nel 1774 una raccolta di Poesie italiane e latine.
Nessuna di queste edizioni varcò la soglia ...
Leggi Tutto
GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] politica del nuovo duca mediante il legame con il casato imperiale. Il G. si fa interprete scrupoloso della simbologia politica messa in opera nell'occasione, di cui era stato incaricato, per la parte relativa ai motti delle imprese e alle iscrizioni ...
Leggi Tutto
ANTONIANO, Silvio
Paolo Prodi
Nacque a Roma il 31 dic. 1540 da Matteo, agiato mercante di pannilani originario di Castello in provincia di Chieti, e da Pace Colella, romana. Sin dalla più tenera infanzia [...] 'Oratorio filippino egli si legò ancor più dopo la sua ordinazione sacerdotale avvenuta il 12 giugno 1568: ogni giorno celebrava la messa nella chiesa di S. Girolamo e, dal 1577, in S. Maria della Vallicella ove gli oratoriani si erano trasferiti; il ...
Leggi Tutto
GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] , tanto la sua naturale potenza d'accentrar i pensieri verso la propria mira, di fissar direttamente il punto di vista, appena messa la lente della macchina in foco" (p. 64).
Fin dal suo apparire la rivista (divenuta dal principio del 1898 L'Arte ...
Leggi Tutto
ANTONGINI, Tommaso
Marcello Carlino
Nacque a Premeno (Novara), il 15 sett. 1877 da Alberto e da Clotilde Nay. Laureato in giurisprudenza, conobbe Gabriele D'Annunzio nel 1897 a Firenze, mentre vi frequentava [...] erano, però, comunque maturi per l'A. che, avendo messo su famiglia, aspirava ad un lavoro più stabile e definito, d'oro. Tanti anni di comunanza avevano fatto sì che una messe di fatti, avvenimenti, annotazioni curiose si depositasse nei taccuini d' ...
Leggi Tutto
BUTI, Francesco
Ariella Lanfranchi
Nacque a Narni, figlio di Giovanni Battista, nel 1604 (come sostengono il Cametti e il Ghislanzoni in base a documenti inediti, mentre la maggior parte degli studiosi [...] sua attività e sulla sua vita scomparvero quasi improvvisamente. Il suo nome ricomparve nelle cronache contemporanee soltanto in occasione della messa in scena a Parigi, il 7 febbr. 1662, dell'opera Ercole amante, per la quale il B. aveva scritto il ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...