Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] novantenne, nel 1873, per i postumi di una caduta all'uscita dalla chiesa. G. Verdi compose in suo onore una Messa da requiem, eseguita a un anno dalla sua scomparsa.
M. non partecipò mai direttamente alle polemiche letterarie e alle lotte politiche ...
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Raccolta di dieci di racconti (1944) dello scrittore milanase C.E. Gadda (1893-1973). Ironico "ritratto di famiglia" della borghesia lombarda dei primi decenni del Novecento, il volume ha riunito alcuni [...] . Lo stile mostra la raggiunta maturità della straordinaria vena creativa del Gadda, capace di orchestrare il plurilinguismo (dialetto, linguaggi tecnici e letterari), sia in senso mimetico sia nella dimensione di una messa in scena caricaturale. ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] 1815), La congiura di Milano (composta nel 1815, messa in scena nel 1819), Gismonda (scritta nel 1815, cui era visibile l'influenza di Voitaire, Pelopea (scritta nel 1817, messa in scena nel 1819). Altre, Timocare (scritta nel 1817), Riccardo ...
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Scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1881 - Bellême, Orne, 1958). Nato in una famiglia dell'alta borghesia cattolica, si diplomò in paleografia all'École des chartes, derivando da questa formazione la [...] . Nutrì un vivo interesse anche per il teatro, per il quale scrisse due farse contadinesche (Le testament du père Leleu, messa in scena nel 1914 da J. Copeau; La gonfle, 1928) e un dramma incentrato sull'omosessualità, Un taciturne, rappresentato nel ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] "non finito" che è uno dei caratteri più evidenti dell'originale impostazione del romanzo. Tutto in realtà va ricondotto alla messa in crisi della logica del romanzo naturalista, fondata sul rapporto univoco e lineare di causa-effetto. Qui, come si è ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] Rea Silvia, a diventare sacerdotessa (vestale) per evitare che un domani la sua discendenza potesse vendicarsi. Rea Silvia, però, venne messa incinta dal dio Marte, che la rese madre di due gemelli. Amulio, allora, ordinò che la nipote e i due bimbi ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] gloriosa, e diventata anche più benevisa da quando il re sardo, vincendo le sue ripugnanze per il regime costituzionale, s'era messo sulla via che apparentemente era stata segnata da Pio IX. L'entusiamo per Pio IX si estendeva dunque a Carlo Alberto ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] rendersi conto che il medesimo tema trattato in versi o in prosa comporta nel passaggio dall'uno all'altro ‛genere' una messa in crisi della sua struttura profonda. Il lettore non saprebbe indicare con esattezza su che cosa (su quali dettagli tecnici ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] di cui non si vuol tradire l'identità calligrafica. Ecco perché si troveranno in quest'antologia lacerti estratti da differenti autori e messi l'uno di seguito all'altro a comporre un messaggio che non è di nessuno di loro, ma che deve entrare con ...
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DA POS, Valerio
Giovanni Scarabello
Nacque a Carfon, frazione di Forno di Canale (ora Canale d'Agordo), valle del Biois (prov. di Belluno), territorio della Repubblica veneta, il 13 maggio 1740 da Giovanni [...] anni di apprendistato. Nella casa del mastellaio, nella quale egli era ospitato, alloggiava anche un prete di Oderzo il quale diceva messa all'ambasciata di Francia e si dilettava di poesia e di violino. Da questo prete il D. ricevette le prime ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...