DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] che D. si era progressivamente avvicinato - probabilmente per opportunità politiche ed economiche - alla famiglia che pure lo aveva messo al bando da Firenze: lo testimoniano, già dal '43, lettere di personaggi che dovettero far da mediatori tra le ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] dal cardinale al papa stesso nel 1504. Un'altra breve rappresentazione allegorica, De laudibus Hispaniae actio (ff.116 s.), fu messa in scena durante il convito con cui il cardinal Galeotto Della Rovere, nipote del pontefice, ricevette Enrico d'Alba ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] ‘di guerra’, una nuova politica economica (NEP) fu messa a punto da V.I. Lenin, soprattutto per stimolare una 16° dopo la fine della dominazione tatara, malvisti dalla Chiesa e messi fuori legge dallo zar Alessio alla metà del 17° secolo. Nel ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] guerra) terminato con la sconfitta achea di Leucopetra e la distruzione di Corinto (146). La G. soggetta fu messa allora alle dipendenze del governatore della provincia di Macedonia, istituita nel 148: tuttavia, ancora nell’88 la sommossa antiromana ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] legarla a sé. Con Tito Livio la storiografia si volse dunque a ripercorrere l’intero passato. La tradizione annalistica, messa in ombra nel secolo di Cesare da una più impegnata storiografia monografica, trovò in lui compiuta espressione ma anche la ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] ; i coltivi ampliati ai danni delle aree forestali sono quasi sempre stati scarsamente produttivi; d’altra parte, la messa a coltura di nuove terre nella regione amazzonica solo marginalmente risolve il problema (più sociale che economico in senso ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] suo entourage c’era stato chi sin dall’inizio lo aveva messo in guardia dal pericolo Procopio. Spaventandolo tanto con l’argomento è chiaro96. Quel che è certo è che Gioviano, messa definitivamente da parte ogni cautela, emise ben presto un mandato ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] dirò, se non che ho amato meglio di partirmi dall'esempio del Galileo, il quale in bocca di persone viventi ha messi i suoi ritrovati, e d'introdurre anzi persone fìnte, e ideali: perciocché non possono, siccome quelle, far querela che le rappresenti ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] quelli che ridano e che non pigolano ... sono uomini regali, giusti e buoni. Ma, Bartolommeo mio, guardati da chi ode dua messe per mattina, da chi giura 'per la coscienza mia' ...: tutte queste gente, cioè poveri uomini, che vanno alla taverna, sono ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] sinché, con l'avvio del richiamo alle due antecedenti edizioni ferraresi allestite nel 1581 da Febo Bonnà, se ne è messo in discussione il primato al punto da esitare nel deciso privilegiamento della seconda edizione Bonnà. Indubbio, a ogni modo, per ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...