Personaggio letterario del romanzo Vanity Fair (1847-48) dello scrittore inglese W.M. Thackeray (1811-1863). Avventuriera senza scrupoli e arrivista di umili origini, Becky riesce a farsi strada nell'alta [...] società di Parigi e di Londra; la sua figura è messa a contrasto con quella virtuosa e graziosa ma sciocca di Amelia Sedley, che vivrà nella povertà e nell'umiliazione.
Tra i numerosi film tratti dal romanzo si ricorda Becky Sharp (1935) del regista ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1924 - ivi 2000). Le tragiche esperienze dell'occupazione nazista e del campo di concentramento, variamente filtrate e rielaborate, segnarono la sua opera narrativa, dal ciclo [...] iniziato con Czas przesły ("Tempo passato", 1961) ai romanzi Msza za miasto Arras (1971; trad. it. Messa per la città di Arras, 1983), ambientato all'epoca dell'Inquisizione; Początek ("L'inizio", 1986; trad. it. La bella signora Seidenman, 1988); ...
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Giornalista, romanziere e drammaturgo norvegese (Oslo 1902 - Hvaler, Östfold, 1979). Già nelle prime opere sono manifeste le sue doti di psicologo e stilista formatosi nella scuola di K. Hamsun; nei drammi [...] Kontorsjef ("Il capufficio", 1936) e Mens vi venter ("Sala d'aspetto", 1938) è messa in scena l'angoscia dell'uomo moderno. Durante la guerra partecipò alla resistenza antinazista. Dopo la guerra riprese la sua analisi dell'uomo moderno, specie in ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto [...] figlio di Telemaco e di Circe. La sua figura fu poi messa in rapporto con la leggenda troiana e dette luogo a varie versioni. Secondo quella degli annalisti e degli antiquari romani, L., re degli Aborigeni, accoglie Enea e gli dà in sposa la figlia ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] pari passo con quello delle forme. Ogni componimento sembra generare le proprie, la stessa suddivisione in strofe è messa in discussione (o frammentandole o dilatandole), i versi si spezzano a gradino, nuovi accorgimenti tipografici segnalano anche ...
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Poetessa inglese (Sidmonton 1661 circa - Eastwell, Kent, 1720). Fu dama d'onore di Maria di Modena e amica di A. Pope. I suoi Poems (1713) contengono la tragedia Aristomenes, versi di società nello stile [...] di M. Prior e favole imitate da La Fontaine. I suoi versi sono notevoli soprattutto per una vena di osservazione naturalistica, messa in rilievo da W. Wordsworth che ne curò (1812) una scelta. La sua poesia più nota è A nocturnal reverie. ...
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Protagonista del capolavoro satirico di J. Swift I viaggi di Gulliver (1726). Il romanzo racconta le peregrinazioni e le avventure del medico di bordo Lemuel G. nel paese dei nani (Lilliput), in quello [...] dei giganti (Brobdingnag), nell'isola volante di Laputa e nel paese dei cavalli saggi; attraverso la rappresentazione di questi luoghi fantastici è messa in stato d'accusa la follia dell'umanità intera. ...
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Romanzo (1879) dello scrittore L. Capuana (1839-1915), destinato ad assumere il valore programmatico di manifesto del verismo italiano.
Ispirato da un caso realmente avvenuto, ha come protagonista una [...] donna, Giacinta: violentata da bambina, vive nel senso di colpa e nella difficoltà di rapportarsi con la società, e alla fine muore suicida.
Del 1888 è la messa in scena dell’omonima commedia in cinque atti. ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] Lo stesso N. ha provveduto, in molti casi, a fornire una versione più breve e più semplice dei suoi testi, che potesse essere messa in scena e che è stata a sua volta pubblicata. La sua cifra stilistica è ben riconoscibile: le sue opere sono prive di ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] su questioni in senso lato ecologiche, che vanno conoscendo nelle letterature occidentali un’impetuosa crescita d’interesse. Naturalmente la messa in scena del rapporto tra uomo e natura non ha mai smesso di attirare gli scrittori e orientare le ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...