Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] dello stile corrente («più Erode di Erode»), e cruciale è la domanda sul ruolo della finzione nella costruzione della conoscenza. La messa in scena che il giovane principe organizza insieme agli attori giunti alla corte di Elsinore è ciò che dovrebbe ...
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DELLA VALLE, Francesco
Paolo Procaccioli
Nacque ad Aiello, presso Cosenza, e non nel capoluogo, come pure è stato sostenuto (in un sonetto Alla città di Cosenza dice chiaramente: "presso al tuo seggio [...] si sia poi rivelata molto scorretta e che la seconda parte non sia stata nemmeno stampata (o, se stampata, non fu messa in circolazione; dice infatti lo Zannetti, presentando la sua edizione, "havendo dunque ristampato la Seconda Parte delle Rime del ...
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CAMPEGGI, Ridolfo
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1565 dal conte Baldassarre e da Livia Martinenghi di origine bresciana. Si hanno scarse notizie per quel che riguarda la sua giovinezza, gli studi [...] a Bologna nel 1614, l'opera venne rappresentata al teatro dell'Accademia dei Gelati nel 1615 e il resoconto della sfarzosa messa in scena, dovuta a Paolo Antonio Ambrosi, fu stampato nello stesso anno a Bologna in un libretto a parte. L'opera ...
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FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] . Il F. aveva avuto occasione di leggerne una traduzione italiana nel novembre del 1639 prima che l'edizione francese fosse messa all'indice. In opposizione alla politica francese, secondo il F. fondata sull'ambizione, l'inganno e la violenza, viene ...
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Scrittore inglese (Dublino 1667 - ivi 1745). Considerato uno tra i massimi esponenti della letteratura inglese, autore di una prosa caratterizzata da una vivace vena satirica che egli rivolse spesso verso [...] (Brobdingnag), nell'isola volante di Laputa e nel paese dei saggi cavalli Houyhnhnms, che formano il quadro fantastico d'una messa in stato d'accusa dell'umanità intera. Il disgusto per l'abiezione umana fa dei Gulliver's travels, specie nella ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] subito il tema della malattia e della morte, in termini sì esistenziali, ma attenti anche ai nuovi strumenti di diagnosi (è messa in versi una visita presso un radiologo - è possibile conoscerne il nome e l'indirizzo, in Torino -, che si vale dei ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] a cura di V. B., Milano 1942). Il mestiere del delatore gli suggerisce addirittura una farsa teatrale, Le trombe d'Eustachio, messa in scena al Teatro dell'università di Roma nel 1943, anno in cui squadre fasciste interruppero al Teatro delle Arti le ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] C. presentate come ingiuriosa imperdonabile diffamazione. E il Moniglia venne accontentato dai suoi influenti fautori con una grottesca messa in scena: l'11 marzo 1683, nel cortile del Bargello, col commento sonoro del rintocco funebre della campana ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] -spettatrici destinatarie dell'opera era in grado di decrittare la trama delle allusioni e dei riferimenti. Nelle speranze del M. la messa in scena del Contrasto avrebbe dovuto sancire il suo rientro nella corte mantovana, ma non se ne fece nulla: la ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] prefigurato Cristo, l’arca di Noè la Chiesa, e così via. Questa ratio interpretandi, già più o meno ampiamente messa in opera da Barnaba Giustino Ireneo Ippolito Tertulliano Clemente, aveva trovato in Origene il catalizzatore che aveva compattato le ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...