Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto patrio
Italo Birocchi
Ricognizione del tema
Nella storiografia italiana il tema è relativamente nuovo e, per così dire, magmatico, tanto che si parla di 'diritto patrio' senza per lo più [...] 125). Come spesso accadeva per i progetti di riordinamento in antico regime, la norma nasceva da esigenze processuali. La messa per iscritto delle consuetudini era vista come mezzo per ovviare alle lungaggini dei processi, allorché una parte allegava ...
Leggi Tutto
Vedi Legge elettorale dell'anno: 2014 - 2015 - 2016 - 2017
Legge elettorale
Damiano Nocilla
Premesse alcune considerazioni generali in ordine alla natura delle leggi elettorali, si indicano le norme [...] avvio e non può – se non a pena di un vero e proprio evento rivoluzionario o di un colpo di Stato – essere messa in condizione di non funzionare. Donde l’impossibilità di un’abrogazione sic et simpliciter della prima legge elettorale, nella sua parte ...
Leggi Tutto
Pietro Boria
Abstract
Viene esaminata la disciplina fiscale dei giochi e delle scommesse, attraverso la ricognizione della normativa vigente con riguardo alle principali tipologie di gioco.
La regolazione [...] apparecchi del cd. gioco lecito (le cd. “slot machines”) per i quali è richiesto il nulla osta amministrativo per la messa in esercizio. Tale normativa è stata ripetutamente integrata con una serie di norme secondarie volte a definire il contesto ...
Leggi Tutto
MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] , 6067), preceduto da un'accorata difesa del M. della paternità ciceroniana dell'opera, che evidentemente iniziava a essere messa in dubbio.
Il commento oraziano, in particolare, ebbe una vasta fortuna editoriale: accompagnò sempre quello di Landino ...
Leggi Tutto
PASSAGGERI, Rolandino
Massimo Giansante
PASSAGGERI, Rolandino. – Figlio di Rodolfino passagerius, cioè esattore del dazio, doganiere, nacque a Bologna verso il 1215 e qui morì nel 1300; nulla si sa [...] in cui era divisa l’aristocrazia urbana, ma piuttosto nel perseguire il rafforzamento complessivo del sistema comunale di governo, messo a grave rischio dalla rissosità endemica del ceto magnatizio (Pini, 1998, pp. 293-300).
In effetti, Rolandino non ...
Leggi Tutto
La “riforma Orlando” sul processo penale
Giorgio Spangher
È largamente condivisa l’opinione che la giustizia penale abbia bisogno di profonde trasformazioni, accentuatasi per i ritardi che le riforme [...] . 135 c.p.).
L’ipotesi riformatrice sembra saldarsi con altri due riti recentemente introdotti: quello della sospensione e messa alla prova e quello della definizione per non punibilità in ragione della particolare tenuità del fatto. Sia attraverso ...
Leggi Tutto
GUADAGNI, Leopoldo Andrea
Floriana Colao
Nacque a Firenze il 21 nov. 1705 da Pietro Egidio, di una famiglia originaria dei dintorni di Arezzo e medico chirurgo di grande fama, e da Anna Maria Palmer, [...] della "ragione filosofica" nella civilistica - che al G. riconobbero già i giuristi tra Sette e Ottocento - comporti la messa in discussione della coerenza delle leggi vigenti col diritto naturale o l'allusione al tema del codice, allora dibattuto ...
Leggi Tutto
CITO, Carlo
Anna Casella
Nacque nell'ottobre 1636 a Rossano Calabro (Cosenza) da una famiglia che, pur essendo stata aggregata alla nobiltà locale soltanto nel 1605, era già dai primi anni del Cinquecento [...] 'ultimo, inoltre, il C. riuscì a far confermare il fratello Giovanni vescovo di Lettere, quando questa promozione fu messa in dubbio dalla cattiva condotta dell'altro fratello, l'abate Alfonso. Ma neanche l'impegno pratico nell'amministrazione dello ...
Leggi Tutto
COLLEVACCINO, Pietro (Pietro da Benevento)
Adriana Campitelli Tognoni
Nacque a Benevento da famiglia nobile nella seconda metà del sec. XII. Fu lettore di diritto canonico a Bologna, ma non si conosce [...] ufficiali: promulgata con la bolla Devotioni vestrae, cui è attribuita la data del 28 dic. 1210 (data messa, però, indubbio dal Kuttner), fu indirizzata espressamente allo Studio bolognese. Adottando la ripartizione della Collectio prima, il ...
Leggi Tutto
Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] studi è una m. rara sono il fattore che impedisce di fare progressi nella scoperta delle sue cause e quindi nella messa a punto di una terapia adatta. Se il potenziale mercato di un farmaco non è sufficientemente ampio per ripagare gli investimenti ...
Leggi Tutto
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...