Sakamoto, Ryuichi
Paolo Patrizi
Compositore giapponese, nato a Nakano (Tokio) il 17 gennaio 1952. Musicista di formazione classica, ma votato alla musica popolare, ha iniziato a comporre per il cinema [...] Orchestra. La sua capacità di accogliere le sollecitazioni più disparate, coniugando influenze occidentali e tradizioni orientali, è stata messa a frutto nel cinema da registi come Ōshima Nagisa, Bernardo Bertolucci e Brian De Palma. Per un film di ...
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Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] (1943); A cena col commendatore (1950); Le lettere da Capri (1954); La confessione (1955); Il vero Silvestri (1957); La messa dei villeggianti (1959); Le due città (1959); I racconti 1927-1947 (1961); I racconti del maresciallo (1967); L'attore (1971 ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica statunitense Susan Abigail Tomalin (n. New York 1946). Ha portato sullo schermo donne aggressive e determinate oppure fragili, affidandosi spesso a una recitazione [...] la Catholic University di Washington, ha esordito nel cinema in Joe (Joe. La guerra del cittadino Joe, 1970). Si è poi messa in luce in The front page (1974) e The great Waldo Pepper (Il temerario, 1975), prima di ottenere la notorietà internazionale ...
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Regista cinematografico, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913. Ha esordito come appassionato documentarista e realizzatore di numerosi cortometraggi. Assistente di M. Allégret, si è posto immediatamente tra [...] suo primo e notevolissimo film. Ha diretto inoltre Les maudits (1947), Au delà des grilles (Le mura di Malapaga, 1948), dall'ottima messa in scena; Le château de verre (L'amante di una notte, 1950); Jeux interdits (1952), armonico, patetico pur nella ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] e ben diretta, il secondo viene giustamente ricordato per la sofferta rappresentazione dei personaggi e l'ormai perfetta maturità della messa in scena. Concluso il rapporto con l'amico attore, M. proseguì il suo cammino nel genere dirigendo The last ...
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FIAF
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Fédération Internationale des Archives du Film, associazione fondata nel 1938 a Parigi, in seguito con sede a Bruxelles. Ai primi del 2000 risultano affiliate alla [...] mondiale. Animata dalla convinzione del valore artistico e storico del cinema, la F. si è contraddistinta nella messa a punto di uno standard di archiviazione del materiale cinematografico (corroborata da programmi di formazione professionale per ...
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Stevens, George
Anton Giulio Mancino
Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Oakland (California) il 18 dicembre 1904 e morto a Lancaster [...] nei musical e nei western, S. ebbe fama di cineasta meticoloso, perfezionista e attento alle qualità specifiche della messa in scena (notevole il suo senso della composizione dell'inquadratura e della dissolvenza incrociata) e della recitazione ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] per un 'lucernario dell'infinito' trova le sue ragioni in un ideale di arte romantica che costituisce uno dei tanti modelli messi in crisi dall'avvento del nuovo mezzo e invita a riflettere sul rapporto che si instaura tra lo sviluppo della tecnica e ...
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Schroeter, Werner
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato il 7 aprile 1945 a Georgenthal, in Turingia. Autore tra i più originali della nuova scena tedesca degli anni [...] ma anche sulle condizioni morali della diversità sociale e sessuale. L'amore, il dolore, la morte, il melodramma, la messa in scena del proprio corpo d'artista occupano lo spazio della rappresentazione, mentre ogni film è vissuto come un'esperienza ...
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KAZAN, Elia (propr. E. Kazanjoglous)
Regista e attore americano, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909. Negli S. U. A. fin dal 1913, nel 1932 entrò come attore nel Group Theater e nel 1938 esordì [...] rock di Ardrey (1939). Esaurita l'attività del Group nel 1941, nel 1942 K. abbandonò definitivamente la recitazione passando alla regia: la messa in scena di The skin of our teeth di Th. Wilder gli fruttò il Critics Award e segnò il vero inizio della ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...