Menschen am Sonntag
Hubert Niogret
(Germania 1929, 1930, bianco e nero, 74m a 24 fps); regia: Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer, Rochus Gliese; produzione: Moritz Seeler per Filmstudio 1929; soggetto: [...] 'attenta osservazione degli ambienti (in particolare quelli esterni), ma la rappresentazione appare comunque il risultato di un forte lavoro di messa in scena. In questo film non vi è nulla di casuale; al contrario, ciò che vediamo è il risultato di ...
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Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] e anche biografie romanzate. Questi lavori contengono le basi della regia televisiva di C., impostata su un'accurata messa in scena aderente alla struttura drammatica e su un impiego libero e fantasioso di espedienti linguistici visivi. L'inserzione ...
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Cavani, Liliana
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografica, televisiva e teatrale, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Autrice di lucida intelligenza e con un senso rigoroso del dramma, ha [...] poetico dei non udenti. La C. si è dedicata anche alla regia di opere liriche, di cui spesso ha curato la messa in onda televisiva (La traviata, 1992; Cavalleria rusticana, 1996; Manon Lescaut, 1999; Un ballo in maschera, 2001).
Bibliografia
C. Tiso ...
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Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] opere teatrali di B. rappresentate al Berliner Ensemble sono legate anche alcune rappresentazioni cinematografiche, rilevanti per l'attenzione alla messa in scena, come quelle di Herr Puntila und sein Knecht Matti (1956) di Alberto Cavalcanti, di Die ...
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Sidney, George
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1916 e morto a Las Vegas il 5 maggio 2002. Sia per il musical sia per altri generi affrontati S. elaborò [...] in quello di Bye bye Birdie (1963; Ciao ciao Birdie). Film che superano la loro derivazione teatrale con una trascinante messa in scena che coinvolge ogni dimensione del set, in campo e fuori campo.
Prima di ritirarsi definitivamente S. firmò ancora ...
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Denis, Claire
Daniela Turco
Regista cinematografica francese, nata a Parigi il 21 aprile 1948. L'Africa, con i suoi spazi dilatati e la sua luce, e l'immigrazione africana in Europa, con il suo drammatico [...] mai stato un cinema sociologico, bensì una ricerca sobria e al contempo appassionata, in cui il gioco delle relazioni interpersonali è messo in rapporto con la costruzione dello spazio, il valore espressivo della luce, lo sguardo sui corpi e sul loro ...
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Generalità. - L'attività del settore tecnico-industriale cinematografico negli ultimi anni, fatta eccezione per i settori della cinematografia a colori e documentaria (v. appresso), non ha portato a novità [...] dell'ordine di grandezza di 4 micron (62.500 elementi per mm. quadrato), ma gli inventori ritengono che, con una perfetta messa a punto ottico-meccanica, si possa giungere a 300.000 elementi per mm. quadrato.
Proiettando in modo normale il fotogramma ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] con storie di famiglie e di adolescenti (da Mignon è partita, 1988, a Domani, 2001), negli anni Novanta si sono messi in luce Ferzan Ozpetek, Giuseppe Piccioni e, in parte, Carlo Mazzacurati e Silvio Soldini. Ozpetek (Il bagno turco ‒ Hamam, 1997 ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] a tale figura. È, invece, ad Alfred Hitchcock, soprattutto con North by Northwest (1959; Intrigo internazionale) che si deve la prima messa a punto di humour, romance e guerra invisibile e spietata poi tipici dei film di 007. Va sottolineato che il ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] giuridico.A riprova della forte contiguità tra cronaca e finzione, attualità e rievocazione drammatica che è alle radici della messa in scena cinematografica del rito processuale come delle istruttorie, delle indagini e delle offensive legali che ne ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...