Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] intensa attività teatrale fino a giungere, nel 1966, a ricevere il plauso della critica per la sua performance in Eh, messa in scena da Nichols. Lo stesso regista gli affidò in The graduate il primo ruolo cinematografico con il quale raggiunse subito ...
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Brik, Osip Maksimovič
Pietro Montani
Teorico russo della letteratura e del cinema, sceneggiatore, nato a Mosca il 16 gennaio 1888 e morto ivi il 22 febbraio 1945. Fu tra i protagonisti del movimento [...] nel sostanziale occultamento delle autonome potenzialità del nuovo mezzo di riproduzione e comunicazione, che debbono essere colte nella messa in forma di un materiale direttamente fornito dalla realtà visibile. Sarebbe un errore, però, confondere la ...
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Naumov, Vladimir Naumovič
Daniele Dottorini
Sceneggiatore e regista cinematografico russo, nato a Leningrado (od. San Pietroburgo) il 6 dicembre 1927. Se insieme ad Aleksandr Alov ha rappresentato il [...] Festa bianca) e Tajna Nardo (1999, Il segreto di Nardo), nei quali N. dimostra una notevole capacità nella messa in scena di situazioni complesse, facendo interagire in modo efficace numerosi personaggi e mostrandosi capace di passare in maniera non ...
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Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] e D. Risi. In seguito, a partire dagli anni 1980, una generazione di comici provenienti dal teatro e dal cabaret, una volta raggiunta la popolarità televisiva, si è messa alla prova nel cinema; tra questi: C. Verdone, M. Troisi e R. Benigni. ...
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Regista teatrale francese, nato a Lézigné il 2 novembre 1944. Debutta nel 1964 dirigendo un gruppo di liceali nel melodramma di Hugo, L'Intervention. Assunta nel 1966 la direzione del teatro di Sartrouville, [...] delle tracce superstiti di teatro totale. Nel 1981 riemerge da questa esperienza con una nuova attenzione agli aspetti psicologici della messa in scena, allestendo nel 1981 il Peer Gynt di Ibsen, che gli varrà il premio della critica francese per il ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] presa, sotto i riflettori entrano in pista dal buio (della memoria, dell'inconscio) i colori della vita, oppure della sua messa in scena: violenti e balenanti tra i fasci di luce nell'evocazione sintetica sotto il tendone nero, chiari, soffusi e già ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] lo studio dei processi di significazione e di comunicazione cui può dar corpo il cinema. Nel corso della sua vita, essa ha messo a fuoco vari temi e questa evoluzione ha finito con il pesare anche sulle ricerche d'ambito cinematografico, che si sono ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] , anche per il film ricco di canzoni Nekem lámpást adott kezembe az ur Pesten (1999, A Pest il Signore mi ha messo una lanterna nelle mani), ai primi posti nella classifica degli incassi. Alla fine degli anni Ottanta ha iniziato ad apparire nei suoi ...
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Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] del teatro' basata su un'esigenza di rigore e di poesia e con il fine di aprire la strada a nuove concezioni della messa in scena.Il ruolo giocato da J. nel rinnovamento teatrale della prima metà del secolo scorso fu infatti, oltre che quello di ...
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Riso amaro
Federica Villa
(Italia 1949, bianco e nero, 108m); regia: Giuseppe De Santis; produzione: Dino De Laurentiis per Lux Film; soggetto: Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Gianni Puccini; sceneggiatura: [...] Ora si torna a casa", ma questa volta la voce si presenta radicalmente over, scorporata in modo definitivo dal personaggio messo in scena nella prima sequenza. Il segno della mediazione tra gli opposti sta proprio nella scelta precisa di sottrarre il ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...