Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] i diversi generi: la fuga e lo scontro finale (gun fight) nel western, il pestaggio nel noir, e così via. La locuzione messa in scena, di cui è nota la fortuna critica in campo cinematografico, si richiama invece al valore etimologico del termine, al ...
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Toland, Gregg
Michele Fadda
Direttore della fotografia statunitense, nato a Charleston (Illinois) il 29 maggio 1904 e morto a Hollywood il 28 settembre 1948. Personaggio geniale dalla vita particolarmente [...] raggiunti. Ciò consentì in Citizen Kane, grazie anche alle lenti grandangolari 24 mm trattate con antiriflesso, l'estensione della messa a fuoco lungo tutto l'asse dell'inquadratura, e quindi la coesistenza nell'immagine di più centri di attenzione ...
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Stallone, Sylvester
Federico Chiacchiari
Attore, regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 6 luglio 1946. Caratterizzatosi come uno dei più grandi working class hero, [...] il manifesto dell'idea di cinema di S., proprio in quanto omaggio a un cinema classico, fatto rivivere in una messa in scena semplice e diretta, e da cui Rocky deriva come filiazione degli eroi popolari della produzione statunitense degli anni ...
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Carpi, Fiorenzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 19 ottobre 1918 e morto a Roma il 21 maggio 1997. Fu musicista eclettico, tenacemente alla ricerca del 'nuovo' ma sempre fedele a un'estetica [...] al Piccolo Teatro di Milano, componendo le musiche di un centinaio di spettacoli di Strehler, tra i quali la fortunatissima messa in scena di Arlecchino servitore di due padroni; e numerosi furono i suoi apporti a spettacoli del Teatro dei Gobbi ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] risoluzione del conflitto principale o il raggiungimento dell'obiettivo primario, e la chiusura narrativa di tutti quegli intrecci che il film ha messo in gioco. La tecnica di s. è mutata anche in Italia: non si scrive più a due colonne, ma a tutta ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] sono più d'uno i punti di riferimento per l'elaborazione di questo genere di metodologia. Il primo è costituito dalla grande messe di film che, negli anni Sessanta e Settanta, va sotto il nome di Nuovo cinema internazionale. Sono le opere di autori ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] una cartolina con un minaccioso messaggio (ancora la scrittura). In altri casi le distanze tra la natura iconica della messa in scena filmica e quella simbolica della s. vengono accorciate attraverso l'uso della grafica animata oppure altre forme di ...
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DeMille, Cecil B. (propr. Cecil Blount)
Lorenzo Esposito
Regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ashfield (Massachusetts) il 12 agosto 1881 e morto a Hollywood il 21 gennaio [...] , che aveva realizzato con la moglie e la figlia.La nozione stessa di spettacolarità, fondamentale per DeM., presupponeva una messa a punto espressiva che puntasse tutto sulla preminenza del piano visivo, sul prolungamento di una sorta di 'effetto ...
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Baker, Roy Ward
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 19 dicembre 1916. Nella sua lunga carriera, svoltasi in Inghilterra (con un intervallo a Hollywood) dagli anni Trenta fino [...] di B.: tensione narrativa, analisi del personaggio in frangenti drammatici e in situazioni atipiche, sapiente uso di una messa in scena al contempo elegante e asciutta. Giunto negli Stati Uniti nel 1951 sull'onda della curiosità suscitata dalla ...
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Carotenuto, Mario
Nicola Fano
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 29 giugno 1916 e morto ivi il 14 aprile 1995. Esuberante e valido caratterista, C., interprete disordinato ma aperto a [...] ruoli da protagonista (specie con Tino Scotti). Nel 1956 G. Strehler lo chiamò a interpretare il ruolo di Peachum nella sua prima, storica messa in scena di L'opera da tre soldi di B. Brecht, e da quel momento la fortuna di C. conobbe un'improvvisa ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...