Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] oltrepassare i propri originari confini linguistici, attraverso la messa a punto di strumenti e metodi di analisi propria di ogni linguaggio viene esibita (invece di essere 'messa tra parentesi', come nei linguaggi verbali) con modalità specifiche ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] sé ambiguo.
Il fascino divistico delle star, donne e uomini, basato sulla bellezza, l'attrazione sessuale e la loro sapiente messa in valore, in realtà ha sempre giocato con la suggestione androgina, a partire da un idolo del pubblico femminile del ...
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The Man Who Would Be King
José María Latorre
(USA/GB 1975, L'uomo che volle farsi re, colore, 129m); regia: John Huston; produzione: John Foreman per Persky-Bright/Devon/Columbia/Allied Artists; soggetto: [...] racconta la propria storia a Rudyard Kipling.
Apparso in un momento in cui l'avventura esotica sembrava ormai appartenere al passato, messa in disparte in attesa di estinzione da un mondo che non lasciava più spazio a quel tipo di fantasia, The Man ...
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῾Arab
Giuseppe Gariazzo
(Tunisia/Francia 1988, Arabi, colore, 98m); regia: Fadhel Jaïbi, Fadhel Jaziri; produzione: Collectif du Nouveau Film et Théâtre/IMF/Carthago Films; sceneggiatura: Fadhel Jaïbi, [...] , del set, della macchina da presa. Con ῾Arab Fadhel Jaïbi e Fadhel Jaziri, i due registi, sradicano le convenzioni della messa in scena e realizzano un'esemplare riflessione sullo spazio, sul rapporto fra il campo e il fuori campo, sulla violenza ...
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Dmytryk, Edward
Mauro Gervasini
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense nel 1939, nato a Grand Forks il 4 settembre 1908 e morto a Encino (California) il 1° luglio 1999. Specializzato [...] nazionalista nipponica. Retorico e didascalico, il film si segnalò comunque per il notevole impatto visivo e per la sapienza della messa in scena, e D. si dimostrò regista abile e attento al lavoro degli attori. Mentre il conflitto mondiale volgeva ...
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Dwan, Allan (propr. John Aloysius)
Bruno Roberti
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense, nato a Toronto il 3 aprile 1885 e morto a Woodland Hills (California) il 21 dicembre 1981. [...] fastoso, che fu tra i migliori film d'avventura del muto. L'abilità tecnica, il ritmo dell'azione e la qualità di una messa in scena che esalta gli spazi e la corposità delle immagini rivelano, al di là della sua fama di grande artigiano di Hollywood ...
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Froelich, Carl (propr. Carl August Hugo)
Giovanni Spagnoletti
Regista tedesco, nato a Berlino il 5 settembre 1875 e morto ivi il 12 febbraio 1953. Fra i principali pionieri del cinema tedesco, fu legato [...] artistiche del cinema di Weimar, F. diventò autore di successo di melodrammi e commedie dallo stile piano ma accurato, sia nella messa in scena sia nella direzione degli attori. Produttore di sé stesso dal 1920 con il Froelich-Film e regista di dive ...
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Pornografico, film
Lorenzo Esposito
Pornografia, hard, erotismo
Il termine pornografia indica la trattazione o la rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film o spettacoli ecc.) di [...] sottratti alla vista con inquadrature ad hoc).
L'erotismo invece rientra nell'hard proprio attraverso questo massimo di realtà fisica messa in gioco. A lungo ‒ almeno per tutti gli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta, l'epoca della cosiddetta ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] , vita e religione. A questo film, centrato sull'arte dell'attore, seguì French cancan (1955), riflessione sull'arte della messa in scena, classicamente condotta nelle forme di una rivisitazione della cultura francese a lui più cara. È questo il film ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] celebre touch, esibendo una nuova spettacolarità scenografica grazie alla messa in scena e al sapiente uso delle masse, frutto il caso dell'assalto alla stazione radio di Gleiwitz messo in scena dalle SS per offrire un pretesto a Hitler ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...