GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] lo schema del Ghirlandaio con palmare fedeltà, rinunciando quasi - come emergerà anche in opere più tarde - ad innovazioni e alla messa a punto di uno stile personale che cede e si adatta all'autorità di modelli noti e riconoscibili.
Intorno alla ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] con Storie di s. Agostino e due Beati agostiniani nei pilastrini laterali. La pala non fu terminata prima del 1518 e fu messa in opera solo nel 1520.
La pala di Cesena è la prima vera testimonianza dell'arte del G. al momento in cui raggiunge ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] la conquista dello spazio
Tra il 1963 e il 1965 il rapporto dell'artista con il medium pittorico iniziò a essere messo in crisi, come provano i numerosi inserimenti nelle sue opere di elementi musicali e performativi. Nella seconda metà degli anni ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] , e che la statuetta conservata a Leningrado sia stata eseguita più tardi come piccolo pastiche destinato a un privato e quindi messa a disposizione dell'incisore: la statuetta sarebbe l'ultima opera del D. che ci è rimasta e presenterebbe l'ultimo ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] e "per lo genio ch'egli avea alla pittura fu messo sotto la direzione di Battistello Caracciolo, nella cui scuola plausibile confronto con questo dipinto, è stata attribuita al F. la Messa di s. Filippo Neri dell'abbazia di S. Maria a Montserrat ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] cappella della Madonna. Piuttosto che lo studio del Caravaggio romano, tali dipinti dimostrano, per la luminosità accentuata e la messa in posa fortemente drammatizzata, una rinnovata e sensibile attrazione per l’opera di padre Pozzo.
Tra 1727 e 1729 ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] con la Consegna delle chiavi, a commemorazione del luogo dove si supponeva che s. Pietro avesse celebrato una messa. La scultura fu commissionata da mons. Desiderio Collini, protonotario e segretario apostolico; il contratto, del 15 giugno 1596 ...
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BIGORDI, Domenico, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Nacque a Firenze nel 1449 da Tommaso e da una Antonia. Il cognome Bigordi compare costantemente nei documenti relativi alla famiglia, mentre [...] nella Alte Pinakothek di Monaco, proveniente anch'essa dal convento del Palco.
Anche l'attività di mosaicista del B. - messa in opera soprattutto dal fratello David - si andava facendo più complessa, nel quadro della "rinascita" voluta da Lorenzo il ...
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COSTA, Giovanni Francesco
Gian Vittorio Dillon
Nato a Venezia nel 1711, dovette esordire come pittore prospettico nella stessa città poco dopo l'inizio del quarto decennio del secolo se, come scrive [...] , pubblicate fra il 1744 e il 1746, consente al C. di superare gradualmente gli schemi meccanici dei riproduttori nella messa a punto di una tecnica più duttile e immediata, sensibile ai valori luministici e atmosferici, e di restituire il senso ...
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GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] 41-43).
Nel British Museum esiste una raccolta di suoi disegni per lo più di paesaggio, ma anche di progetti decorativi, messa insieme a Roma nel 1701 da don Vicente Victoria, di cui due più recentemente restituiti ad Algardi (Johnston, p. 234). Per ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...