ANDREA di Guido da Firenze
Augusta Bubani
La personalità di questo scultore è stata messa in luce dallo Gnudi che l'ha distinta da quella di Andrea da Fiesole, col quale A. da Firenze era in precedenza [...] confuso. Si sa, infatti, che il 10 marzo 1393 A. faceva parte della schiera di scultori toscani, assoldati da Antonio di Vincenzo, che si recarono a Bologna per lavorare a colonne e capitelli "sfogliati ...
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GNOCCHI, Giovanni Pietro
Rossella Faraglia
La data di nascita di questo pittore milanese, collocata da De Boni intorno al 1550, non è stata finora messa in dubbio, sebbene non si basi su specifici documenti [...] ma sul rapporto cronologico con le prime opere conosciute dello G., collocabili entro l'ottavo decennio del Cinquecento. Sempre De Boni tramanda la notizia del suo alunnato presso Aurelio Luini.
L'attività ...
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GHEZZI, Sebastiano
Rossella Faraglia
Nacque con ogni probabilità a Comunanza, non lontano da Ascoli Piceno. La sua data di nascita, già fissata al 1590 ma messa in dubbio dalla critica recente (Ferriani, [...] p. 444), va ora sicuramente anticipata in seguito alla scoperta di un atto notarile datato 1600, in cui egli è citato come testimone e dunque già maggiorenne (Semenza, pp. 7, 16 n. 4). Il riferimento ad ...
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MANZONI (Manzù), Giacomo
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Bergamo il 22 dic. 1908 da Antonio, calzolaio e sacrestano a Sant'Alessandro in Colonna (quando il futuro papa Giovanni XXIII vi diceva messa [...] da sacerdote), e da Maria Pesenti. Dodicesimo figlio, fu costretto per ristrettezze economiche a lasciare la scuola elementare e a entrare in una ditta di intagliatori, doratori e stuccatori. Nel 1921 ...
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ALOISIO Nuovo (Alevisio, Aleviso, Alvise, in Russia Aleviz Novyj, cioè Nuovo; frequente la trascrizione italiana Novi)
Stefan Kozakiewicz
Architetto attivo in Russia agli inizi del sec. XVI. La sua personalità [...] è stata messa in luce per la prima volta nel 1928 da N. Ernst (v. bibl.), che lo distinse da quella di Aloisio da Carcano con il quale A. Nuovo era stato fino allora confuso. Secondo il Bettini è da identificare con Alvise Lamberti da Montagnana, ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] riconfermare pure gli Asini pascenti della Ca' d'Oro e il Ratto d'Europa del Bargello, benché recentemente ne sia stata messa in dubbio la paternità.
Tra le medaglie e le placchette, che pare risalgono al suo esordio nell'ambito dell'attività paterna ...
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DOLCI (Dolce, De la Dolce), Bernardino
Corrado Leonardi
Capostipite di una famiglia di artisti la cui attività durò dalla metà del sec. XV a tutto il XVI, la sua personalità di "buon pittore ed abile [...] assai negli stucchi" (Raffaelli, 1846) è stata messa in luce di recente da G. Ugolini, che però non riesce a sottrarsi agli indirizzi, non provati, dei ceramologi che ne vogliono fare se non proprio un "dipintore di vasi", per lo meno un rifornitore ...
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BARLACCHI, Tommaso
Alfredo Petrucci
Mancano del B. esatti dati biografici. Attivo a Roma dopo il Sacco del 1527, ènoto più che come incisore come editore-calcografo e mercante di stampe. Dopo che la [...] bottega del più celebre incisore italiano del tempo, Marcantonio Raimondi, era stata messa a soqquadro dalla soldataglia del duca di Borbone ed i suoi migliori allievi si erano dati alla fuga, il B. si adoperò, in gara con Antonio Salamanca, per ...
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LAMPO, Antonio Maria
Bruno Signorelli
Nacque verso il 1680 a Camburzano, presso Biella, da Pietro Francesco. Non è nota la sua formazione; mentre le prime notizie sulla sua attività risalgono al maggio-luglio [...] 1704, quando operò a Ivrea quale soprastante alle dipendenze di Michelangelo Garove per la messa a difesa della città prima dell'assedio da parte dei Francesi. Nel dicembre di quell'anno si trasferì a Torino dove, come dichiarò nel suo testamento ...
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CHIURAZZI, Gaetano, detto Tanino
Rossella Motta
Figlio del fonditore Federico e di Maria Pia Polange, fratello di Gennaro e Renato, nacque a Napoli il 22 dicembre del 1899, Giovanissimo, egli aveva [...] camera teatrale, ma verso il 1925 fu inviato a Roma dal padre per sovrintendere al lavori della seconda fonderia e alla messa in opera di una delle quadrighe del monumento a Vittorio Emanuele II, oltre che per occuparsi della sala di esposizione in ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...