La domesticazione delle piante e l'agricoltura: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Laura Saladino
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Sauro Gelichi
La società medievale poggiava [...] società medievale nei confronti dell'uso dei campi, in senso quasi sempre cerealicolo (si pensi, ad es., che nel Medioevo venivano messe a coltura a grano non solo le terre di pianura, quelle cioè più favorevoli, ma anche le aree di collina e di ...
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TOLENTINO
P.F. Pistilli
(lat. Tolentinum)
Cittadina delle Marche (prov. di Macerata), prossima alla riva sinistra del fiume Chienti, a metà strada tra la costa adriatica e la dorsale appenninica.T. [...] s. Catervo', e nella torre campanaria, innalzata alla metà del 12° secolo. Contestuale al modesto intervento architettonico fu la messa in opera di un portale romanico fornito forse di protiro, da cui proverrebbero sia la lunetta erratica con Cristo ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Equi
Giovanna Alvino
Gli equi
Gli Equi si connotano come popolo strutturalmente e linguisticamente differenziato solo alla fine del VI sec. a.C., al termine [...] nel 431 a.C., dopo una serie di scontri guidati da Vezio Messio, vennero sconfitti da Aulo Postumio Tuberto presso il Monte Algido (Liv., località Casal Civitella, negli anni 1988-89, è stata messa in luce una necropoli di tombe a cassone di calcare ...
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POCOLA (pocolom, poculum)
P. Moreno
Si indica col nome di p. un gruppo di vasi a vernice nera con decorazione policroma sopraddipinta, prodotti nel Lazio nella prima metà del III sec. a. C.: la maggior [...] consistenza è forse l'argomento della presenza di un elefante da guerra come motivo decorativo sul piatto di Capena, che pure è stata messa in relazione con la campagna di Pirro in Italia (272-270 a. C.) o con la prima guerra punica (264-241 a. C ...
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TRONO di BOSTON
G. Becatti
Scultura proveniente dal mercato antiquario romano, acquistata da E. Percy Warren per il Museum of Fine Arts di Boston, dove venne esposta nel 1909.
Si diceva che fosse venuta [...] citazioni nelle varie pubblicazioni dedicate all'arte greca e a una più generica e generale accettazione del pezzo, e oltre alla messa a punto dei dati architettonici ad opera del von Gerkan, si sono poi più decisamente pronunciati per la falsità il ...
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GROSSI GONDI, Felice
Antonella Parisi
Secondo di tre fratelli, nacque a Roma il 16 sett. 1860 da Augusto Grossi, medico, e da Candida Gondi. Compiuti gli studi classici presso il liceo S. Apollinare, [...] epoca domizianea proposta da A.L. Frothingham. Attraverso un'analisi tecnico-stilistica il G. sostenne invece la contemporaneità della messa in opera dei rilievi decorativi (in buona parte frutto di spoliazioni) con la costruzione dell'arco, che datò ...
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Vedi TINO dell'anno: 1966 - 1997
TINO (Τῆνος, Tenus)
M. Cristofani
Isola delle Cicladi, posta fra Andros e Mykonos. Le fonti letterarie ricordano la defezione dei suoi abitanti dalla flotta persiana, [...] di questa necropoli, riavvicinabile in questo senso a quelle tessale.
Un'altra antica città, di nome ignoto, è stata messa in luce nei pressi della moderna Exoburgo. Sono state scoperte alcune parti delle antiche mura le cui fondamenta sono tardo ...
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Vedi APAMEA di Siria dell'anno: 1958 - 1994
APAMEA di Siria (᾿Απάμεια, Apamēa)
Sorgeva sul fiume Oronte o Axios. Era detta in origine Farnace, poi Pella, quando vi si stabilirono, nel 286 a. C., soldati [...] collina e, nel lato E, a un muro di sostegno. La facciata del teatro misura m 145. Nelle vicinanze è stata messa in luce una basilica quadrilobata con cortili porticati all'intorno, di periodo bizantino. Gli scavi nel livello sottostante hanno anche ...
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Vedi CANNE dell'anno: 1959 - 1973
CANNE (Cannae, Κάνναι)
M. Gervasio
A metà strada tra Barletta e Canosa, a 10 km dal mare, sulla riva dell'Ofanto, sorge la collina per lunga tradizione designata col [...] più grande rovina dei corpi.
La campagna di scavi non escluse una iniziale esplorazione della collina della città. Venne messa in evidenza gran parte delle mura di cinta; nel taglio di un grande trincerone, basi onorarie e numerose iscrizioni latine ...
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Vedi CALIGOLA dell'anno: 1959 - 1994
CALIGOLA (G. Iulĭus Caesar Germanĭcus)
B. M. Felletti Maj
Nacque da Germanico e da Agrippina Maggiore, di cui fu l'ultimo figlio, nel 12 d. C. Lasciato da Tiberio [...] luce sull'epidermide. Il busto loricato n. 637 uno dei primissimi esemplari del genere, la cui autenticità fu indebitamente messa in dubbio, può credersi fra i ritratti più tardi; infatti, sebbene appartenga a una corrente classicheggiante, vi si ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...