Daniela Milo è Professoressa Associata di Lingua e Letteratura greca presso l’Università di Napoli “Federico II”. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il teatro tragico greco, in particolare [...] Sofocle e Euripide, di cui indaga problemi di drammaturgia e messa in scena, con particolare attenzione alla interpretazione di drammi frammentari (è autrice della edizione del Tereo di Sofocle, Napoli 2008, e di numerosi saggi sul teatro tragico). ...
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Giovanni FontanaLa discarica fluenteprefazione di Giorgio Patrizi, postfazioni di Marcello Sessa e Daniele PolettiViareggio/Pisa, [dia•foria/dreamBOOK, 2023 Insaziato sperimentatore di linguaggi, regista [...] soluzione generale»: non vi giungono. In breve, «è dunque l’opera stessa, nella sua natura e nella sua efficacità, che viene messa in questione». […] il libro di Fontana è una montagna di scarti in cui si può, con laboriosità e profitto, rovistare e ...
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Pierangelo TieriOrtografia del viaggioTesto di Gabriella PaceFormia (LT), Pasquale D’Arco, 2024 L’occasione della pubblicazione di Ortografia del viaggio è stata la personale di Pierangelo Tieri, tenutasi [...] tra fine Ottocento e avanguardie ne esaltarono in chiave antiaccademica gli aspetti scarni e l’immediatezza comunicativa della tecnica, che la messa a punto di nuovi strumenti ne aveva semplificato l’esecuzione. Come la sgorbia a V chese all’epoca fu ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] Settecento e soprattutto nell’Ottocento, in parallelo con la riscoperta romantica delle origini medievali e romanze e con la messa in discussione dei principi fondamentali dell’aldilà, Dante diviene il poeta al quale forse tutti pensiamo ancora oggi ...
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Dueville, Trecastagni, Quattro Castella, Cinquefrondi, Settefrati, Ventimiglia, ma anche Quindici, Trenta e Cento, nonché Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo e via discorrendo... Sono tutti toponimi [...] trìbum ‘casa o cima’.Tra i nomi composti, Montedinove nell’Ascolano, sta per ‘monte di una località detta nova’, cioè messa recentemente a coltura, oppure di recente edificazione, come pure il vicentino Nove nel senso di ‘novale, terreno a coltura da ...
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Ogni volta che ai vertici del Governo arriva una persona nuova, il linguaggio adottato da quest'ultima influenza molto il lessico della politica, quello mediatico e, di conseguenza, quello dei cittadini [...] usata senza problemi nella Costituzione. Dopo, tuttavia, a torto o a ragione, nell’Italia repubblicana è stata a lungo messa in secondo piano – a favore del termine “paese” – proprio a causa delle reminiscenze mussoliniane. Nel libro Il lessico della ...
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Che il maggior critico-filologo del nostro Novecento fosse non pure sensibile al richiamo d’Euterpe ma – parola di Gadda – letteralmente «intriso nel peccato» della poesia, è noto al grande pubblico fin [...] che in altri poeti), ma nettamente staccati dalla media dell’epoca. Versi asciutti, essenziali, radicalmente sliricizzati sia grazie alla messa al bando dell’io (surrogato da una seconda o terza persona sobria, disincantata, a tratti sprezzante), sia ...
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Michele PrandiRetorica. Una disciplina da rifondareIl Mulino, Bologna, 2023 Recensire non è mai semplice, ma alcuni tipi di libri possono rendere il compito particolarmente impegnativo. Per parlare del [...] questa intesa in senso ampio, comprensivo della dimensione della testualità) allo spiegamento delle risorse linguistiche impegnate nella messa in parola efficace del pensiero, coerente o incoerente che esso sia. Va subito osservato che l’incoerenza ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] ], pp. 217-227), acutamente osserva: «Il governo della sintassi è quasi ineccepibile, segno di un controllo della materia e di una messa a regime della massa (e della minaccia) dei pensieri, in cui consiste uno dei valori portanti che Trevisan stesso ...
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Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] rispetto alla partitura musicale, e alla messa in scena. I libretti d’opera, in realtà, rappresentano documenti preziosi della cultura popolare (e nazionale) italiana, che, proprio nell’Ottocento, ebbe il suo massimo splendore culturale e artistico. ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...
La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....