DRIGO, Riccardo
Concetta Lo Iacono
Nacque a Padova il 30 giugno 1846 da Eugenio, avvocato, e da una nobildonna di Adria, sorella del patriota Bortolo Lupati.
Studiò con A. Jorich, P. Bresciani ed A. [...] 1882 diresse Gli ugonotti di G. Meyerbeer (il protagonista era A. Masini) al teatro Comunale di Forlì. Due anni dopo fu messa in scena a Pietroburgo l'opera comica composta dal D., su versi di E. Golisciani, La moglie rapita (baritono A. Cotogni ...
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cuscire
Bruna Cordati Martinelli
. - Il verbo ha una sola occorrenza, in Pg XIII 71 a tutti un fil di ferro i cigli fóra / e cusce sì, come a sparvier selvaggio / si fa però che queto non dimora; la [...] pena degli invidiosi, l'orribile costura (v. 83) attraverso cui gocciano premendo le lacrime, è messa da D. davanti agli occhi del lettore per mezzo di un esempio abbastanza comune; durante l'allenamento di un falcone o di uno sparviero da caccia non ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] altro metodo di ottenere immagini per mezzo dell’azione diretta della luce fu messo a punto, sempre nel 1839, da H. Bayard; con questo metodo realizzazione di automatismi di ripresa molto spinti (messa a fuoco, apertura del diaframma e velocità dell ...
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Musicista (Cividale del Friuli 1820 - ivi 1883); studiò con G. B. Candotti. Dal 1846 sacerdote, fu organista e maestro di cappella alla Collegiata della sua città, rifiutando la direzione di cappelle di [...] Venezia, Milano, Roma, Parigi. Compose circa 300 lavori di genere sacro o religioso, fra i quali emergono l'oratorio La resurrezione di Cristo (1864), la Messa ducale (1869), un Miserere (1881). ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] Lo stesso N. ha provveduto, in molti casi, a fornire una versione più breve e più semplice dei suoi testi, che potesse essere messa in scena e che è stata a sua volta pubblicata. La sua cifra stilistica è ben riconoscibile: le sue opere sono prive di ...
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Regista inglese (n. Oxford 1959). Dopo studi alla Central school of speech and drama di Londra, ha esordito come regista per i teatri dell'Orange Tree e del New End, diventando amministratrice del Theatre [...] Group di S. Berkoff. Nel 1980 ha fondato la compagnia indipendente Kick Theatre, rivelandosi al Festival di Edimburgo con la messa in scena, spoglia, frugale ed emozionante, di testi classici (King Lear, 1985; Coriolanus, 1986). Chiamata dalla Royal ...
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Gran khān dei Mongoli e imperatore della Cina (n. 1215 - m. 1294), nipote di Genghiz khān. Incaricato (1251) da suo fratello Mangū, gran khān, di amministrare le province mongole della Cina settentrionale, [...] guerra contro i Sung che regnavano nella Cina meridionale. Alla morte di Mangū (1259), l'unità dell'impero sembrò messa in pericolo dai varî pretendenti al khānato supremo, ma Q., respinti tali tentativi, rimase capo incontrastato dell'impero; spostò ...
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Uomo politico belga (Ménars 1836 - Bruxelles 1892); aderente al partito cattolico, dal 1884 alla morte fu ministro degli Esteri. Come tale contribuì notevolmente al ristabilimento dei rapporti col Vaticano [...] e al riconoscimento internazionale dello stato indipendente del Congo (1889). Vivacemente attaccato da Juliette Adam in La Belgique vendue à l'Allemagne, la sua lealtà politica è stata messa in piena luce dalla lettura dei documenti. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Artigiani e artisti: l’officina Italia
Enrica Pagella
Una storia ancora da scrivere
Nel 1608 Francis Bacon affidava al suo diario il programma di una storia dei mestieri:
I punti o cose da indagare [...] sono: primo i materiali e le loro quantità e proporzioni, successivamente gli strumenti e le macchine, indi l’uso e la messa in opera di ciascuno strumento, poi il lavoro in sé e tutti i processi inerenti e i tempi e le stagioni per eseguire ogni sua ...
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BALDINO, Carlo
Romeo De Maio
Nacque a Nocera dei Pagani (Salerno) nei primi decenni del sec. XVI, ma visse sempre a Napoli nel cui Studio, dal 1567 al 1591, tenne la cattedra di diritto canonico, con [...] uno stipendio che toccò il massimo di 240 ducati annui. La sua competenza giuridica fu messa a profitto dagli arcivescovi riformatori napoletani come Mario Carafa, Paolo Burali d'Arezzo e Annibale di Capua, dopo che era divenuto (1571) canonico del ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...