Esposizione e commento di passi della Sacra Scrittura. È la forma più antica dell’oratoria cristiana e ne è ricca tutta la letteratura patristica e medievale. Nella liturgia cattolica attuale, secondo [...] lo spirito del Concilio Vaticano II, segue la proclamazione del Vangelo durante la messa e non deve sovrapporsi alla celebrazione in corso, poiché è parte dell’azione liturgica; ha il compito di completare e commentare la Parola di Dio rievocata ...
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Antropologo (Meriden, Connecticut, 1897 - Pittsburg 1985), prof. all'università di Pittsburg (1962-73). Diversamente da gran parte degli antropologi statunitensi della sua generazione, M. non ebbe una [...] grande esperienza di lavoro sul campo. Importante fu invece la sua produzione teorica; egli lavorò infatti alla messa a punto di strumenti metodologici e teorici che rendessero possibile la comparazione su vasta scala e lo sfruttamento dell'enorme ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] giovò spesso della collaborazione dello scenografo E. Luzzati) con la messa in scena di un suo testo, Lea Lebowitz, nel 1947; ad essa seguirono le regie di opere di Shake speare, Beaumarchais, Molière, Anouilh, ecc. e di altri suoi testi: Le ...
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(VIII, p. 668; App. II, I, p. 499; III, I, p. 303; IV, I, p. 358)
La produzione mondiale della c., che aveva mostrato segni di ripresa nella prima metà degli anni Ottanta, ha di nuovo un andamento discendente. [...] La superficie messa a coltura tocca minimi storici, scendendo a 330.000 ha a livello mondiale; il modesto incremento del rendimento unitario sta a indicare soltanto le migliorate condizioni generali delle agricolture di alcuni paesi produttori.
Ai ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] film omonimo, noto anche come Marat-Sade (1966), in cui affronta in maniera esemplare il tema del teatro nel teatro, attraverso la messa in scena della morte di Marat realizzata nel manicomio di Charenton da un gruppo di malati diretto da De Sade; al ...
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Archivi digitali
Maria Guercio
Principi, metodi e criticità organizzative
La conservazione degli archivi digitali costituisce da tempo uno dei problemi che più impegnano la comunità scientifica e professionale [...] teorico e metodologico sia per quanto riguarda l’individuazione e la messa in opera di soluzioni applicative di basso costo e facile adozione tempo fonte di seria preoccupazione (qualora venga messa in pericolo l’autenticità della fonte originaria), ...
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Vedi ELORO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ELORO (v. vol. iii, p. 322)
G. Voza
Le campagne di scavo che P. Orsi condusse ad E. nel 1899 e nel 1927, ebbero come obiettivo principale, nel 1899, la individuazione [...] roccia sui quali esse poggiavano.
Il sito di una porta è stato messo in luce, come si è detto, nei pressi della torre Stampaci i muri sono composti da lastre di pietra calcarea compatta, messe per diritto a mò di ortostati. Non è possibile finora ...
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ASIOLI, Luigi
Riccardo Nielsen
Nato a Correggio il 10 genn. 1778, fratello di Bonifacio, studiò sotto la guida di un altro fratello, Giovanni. A sedici anni, egli diede saggio delle sue capacità di [...] compositore scrivendo per la festività di s. Sebastiano una Messa a quattro voci con strumenti, il cui manoscritto si conserva nella Biblioteca Estense di Modena (Mus. C. 346). Le sue doti notevoli di clavicembalista e di cantante - aveva una bella ...
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TATIANOS (Tatianus)
P. Moreno
Scultore attivo in Palestina nel II o III sec. d. C.
Ha firmato un acroterio in marmo lavorato a giorno che raffigura Orfeo circondato dagli animali ammansiti: l'opera rappresentava [...] il coronamento del ninfeo romano di Byblos. È stata messa in dubbio (Squarciapino) l'importanza del monumento per la ricostruzione del Lacus Orphei celebrato a Roma, nella Suburra, da Marziale (Epigr., x, 20), che era comunque una fontana pubblica ...
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Teologo luterano (Norimberga 1506 - ivi 1549); discepolo e segretario di Lutero a Wittenberg, predicò a Norimberga (1535), dove venne in conflitto con A. Osiander su questioni di rito: si opponeva all'ordinazione [...] dei sacerdoti mediante imposizione delle mani, e all'elevazione delle specie eucaristiche durante la messa, che riteneva sopravvivenze cattoliche. Partecipò al colloquio di Ratisbona (1546) e si oppose energicamente all'introduzione nella città di ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...