Regista cinematografico inglese (n. South Shields, Tyne and Wear, 1937). Affermato regista pubblicitario, ha esordito nel lungometraggio col notevole The duellists (1977). Dotato di tecnica smagliante, [...] senso del ritmo e spiccato gusto figurativo nella messa in scena, ha diretto film di fantascienza di spettacolare confezione come Alien (1979) e Blade runner (1982); è tornato alla ribalta dopo un periodo di appannamento con il fortunato Thelma and ...
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Guerriero goto (sec. 6º), nipote del re goto Vitige. Assediò (539) Milano che aveva accolto favorevolmente i Bizantini durante la guerra greco-gotica; la città resistette a lungo, ma alla fine dovette [...] capitolare e fu messa a ferro e fuoco. Più tardi, per il suo valore, gli fu offerta dai capi goti la corona reale a Pavia; ma egli consigliò l'elezione del comandante del presidio di Verona, Ildibado, dal quale, essendo stato accusato di cospirazione ...
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Musicologo (Breslavia 1877 - Berlino 1941); studiò all'univ. di Lipsia e fu prof. al conservatorio di Lipsia e nelle univ. di Lipsia, Halle e Berlino. Pubblicò molti lavori sulla storia dell'oratorio, [...] della musica strumentale, della Messa, ecc., ed edizioni critiche di classici. ...
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Pittore di storia e di ritratti. Nacque a Dordrecht nel 1616; visse ad Amsterdam e vi morì nel 1680. Alunno di Rembrandt, si assimilò la sua maniera, la sua messa in scena, il suo modo fantastico d'illuminare, [...] fino ad essere scambiato con lui. Più tardi divenne convenzionale e freddo. Il B. fu soprattutto ritrattista. Il suo Matematico, al Louvre, è opera di sagace psicologia e di stupenda finezza pittorica. ...
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placards, affare dei
Termine con cui si indica l’incidente che mise fine alla tolleranza religiosa di Francesco I verso gli . La notte del 18 ottobre 1534, volantini di ispirazione calvinista che criticavano [...] la messa cattolica furono affissi in svariati luoghi pubblici (a Parigi e altrove) e perfino sulla porta della camera del re, ad Amboise: nell’affare rimase coinvolto il valet de chambre del re, Clément Marot, che fu allontanato. Francesco I reagì ...
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Per svolgere tutta quella parte della liturgia cristiana che conteneva le allocuzioni e le letture (omelie, lettura dei sacri testi nella prima parte della Messa), era necessario un luogo elevato, cioè [...] Bibl.: H. Leclercq, in Dict. d'archéol. chrétienne, I, s. v.; Ch. Rohault de Fleury, Les Saints de la Messe et leurs monuments, Parigi 1883-1900, passim; F. Grossi Gondi, I monumenti cristiani iconografici ed architettonici dei sei primi secoli, Roma ...
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GHIRARDELLI, Cornelio
Alessandro Ottaviani
Nacque a Bologna, presumibilmente nella seconda metà del secolo XVI. Fra le scarse notizie sulla vita del G., sicura è la sua appartenenza all'Ordine dei francescani [...] minoriti, inizialmente messa in dubbio da G. Fantuzzi, che riteneva, seppur a torto (come poi ammise nel IX volume), poco congruo quello stato con gli spiccati interessi magico-astrologici del Ghirardelli.
Tale interesse, che non mancò di investire ...
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Generazione del ’27 Definizione coniata dal poeta e critico D. Alonso per identificare il gruppo di giovani intellettuali spagnoli (J. Guillén, G. Diego, F. García Lorca, P. Salinas, R. Alberti) con i [...] quali organizzò una messa funebre in onore di L. de Góngora nel 1927, anno in cui ricorreva il terzo centenario della morte. Fino ai tragici anni della guerra civile, questo gruppo di poeti (ai quali vanno aggiunti anche L. Cernuda, V. Aleixandre, J. ...
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Pittore (Roma 1585 - ivi 1652). Seguì la maniera di varî maestri, ma si rivolse particolarmente al naturalismo caravaggesco: Uomo che canta (Vienna, Kunsthistorisches Museum), Allegoria della vanità (Roma, [...] Gall. nazion. d'arte antica; Firenze, Coll. Longhi), Messa di san Gregorio (Roma, S. Francesca Romana), ecc. Abile restauratore e falsario, ebbe una vasta produzione di opere destinate a privati. ...
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ARCHITETTURA - Area bizantina
A. Iacobini
Nella storia dell'a. di Costantinopoli e del Mediterraneo orientale il sec. 6° segna il momento di più netta rottura con la tradizione tardoantica e paleocristiana, [...] . si attua e si conclude l'unica grande 'trasfusione' (Mango, 1974) di forme bizantine in Russia. Da allora in poi venne messo a punto un vero e proprio stile nazionale, che (a differenza di quanto accadde nella pittura) non cercò più nessun tipo di ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...