MENANT, Joachim
Giuseppe Furlani
Magistrato e assiriologo, nato a Cherbourg il 16 aprile 1820, morto a Parigi il 30 agosto 1899. Fu giudice dal 1846 al 1890, nel quale anno fu collocato a riposo col [...] di decifrazione della scrittura cuneiforme, le edizioni di testi assiri e babilonesi e gli studî sulla glittica mesopotamica aprì alla giovane scienza dell'assiriologia nuove vie. Scrisse: Recueil d'alphabet des ecritures cunéiformes, Parigi 1860 ...
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Oriente anteriore antico. - Negli ultimi anni la cronologia dell'Oriente anteriore antico ha subìto una radicale revisione. Tale revisione può esser fatta risalire a due fatti fondamentali: la scoperta [...] A. Poebel nel 1942. Prendendo come punto di partenza il 1400 a. C. circa - data dopo la quale la c. mesopotamica può cominciarsi a considerare sicura - e risalendo indietro di tanti anni quanti sono quelli indicati dalla lista di Horsābād, si arrivò ...
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(arabo Gezīrat al-‛Arab) Penisola dell’Asia sud-occidentale (circa 3.050.000 km2). Politicamente è ripartita tra Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait. Come regione [...] sfera d’influenza degli imperi assiro e persiano. Successivamente si distinse tra l’ A. Deserta (all’incirca tra il Mar Morto e la Mesopotamia) e l’ A. Felice (la vera e propria penisola, a S dell’A. Deserta e fino all’Oceano Indiano); infine, in età ...
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Denominazione generica di materiali artificiali da costruzione (fig. 1), formati di argilla (contenente quantità variabili di sabbia, ossido di ferro, carbonato di calcio), purgata, macerata, impastata, [...] cottura in apposite fornaci. L’uso di elementi di argilla cotta come materiali da costruzione fu noto a civiltà antichissime, come quelle mesopotamica ed egizia.
I l. si suddividono in pieni (1-3 in fig. 1), forati (9-12) e per coperture (4-8). Si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] e fissa contemporaneamente anche una terminologia relativa per indicarlo, si può trovare nell’uso che dei segni fa la divinazione mesopotamica a partire dal III millennio a.C.; anzi, si può dire che il suo aspetto più rilevante consiste nel fatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il tramonto della cultura babilonese in eta ellenistica
Michael Jursa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Il babilonese, la scrittura [...] scrittura cuneiforme e le tradizioni scribali della Babilonia negli ultimi secoli a.C
Nella visione tradizionale, la fine della cultura mesopotamica o babilonese (nel contesto del tardo I millennio a.C. non c’è differenza fra le due) avviene con la ...
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Antico re sumerico, appartenente secondo le liste dinastiche babilonesi alla II dinastia della città di Kish (circa 2600 a. C.). Intervenne in una disputa tra le città di Umma e Lagash, stabilendo il loro [...] , e un pomo di mazza votiva, notevole opera d'arte. Da M. prende nome un periodo protostorico della cultura mesopotamica, detto anche dinastico arcaico. Vi si rivelano profonde alterazioni, le quali sono da alcuni connesse con l'azione dell'elemento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nelle culture mesopotamiche
Dahlia Shehata
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei suoi 5000 anni di storia, la Mesopotamia è [...] corde che varia da nove a undici. Solo a partire dal periodo accadico (2300 a.C. ca.) vengono invece introdotti in Mesopotamia i liuti, probabilmente provenienti dall’Iran occidentale.
Con l’inizio del II millennio a.C. entra in uso l’arpa angolare ...
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ANATOLICA, Arte ( v. vol. I, p. 343 e s 1970, p. 41, s.v. Anatolia)
P. E. Pecorella
È frequente l'impiego, in luogo di arte a., del termine «arte ittita» nel tentativo di far rientrare in quest'ambito [...] il pugnale con lama in ferro e impugnatura semilunata) e di Troia, sono state messe in evidenza le affinità con la Mesopotamia meridionale (Ur) o con il Caucaso (Maikop): è possibile che questo aspetto dimostri non una dipendenza dall'esterno ma, al ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] interno, kur.kur le montagne e cioè i paesi stranieri. Un mito sumerico (Lugal-e, risalente al XXI sec.) visualizza la Mesopotamia come un campo agricolo, con il Tigri e l'Eufrate come canali di irrigazione e i monti Zagros come argine del bacino di ...
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mesopotamia
meṡopotàmia s. f. [dal lat. Mesopotamia, gr. Μεσοποταμία comp. di μεσο- «meso-» e ποταμός «fiume»]. – Regione compresa tra due fiumi. Il termine, che di solito è usato come nome proprio (e per lo più ristretto alla regione storica...
mesopotamico
meṡopotàmico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Mesopotamia, regione storica dell’Asia anteriore compresa fra il Tigri e l’Eufrate: arte m.; in senso stretto, riferito alla parte superiore dell’antica regione, circa fino...