ROMULA
D. Tudor
Piccolo centro dacico in Romania, oggi Resca, presso Caracăl; più tardi importante città romana di circa 64 ettari. Nel 1691 il Marsigli ha potuto identificare, tra la massa di rovine [...] esistenza di fabbriche di vasi e di mattoni: la pietra invece mancava ed era importata dall'altra riva del Danubio, dalla Mesia. Fiorente era la glittica, attestata dalle numerosissime gemme venute in luce.
È degno di nota il fatto che esistevano a R ...
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OTONE (M. Salvius Otho)
Arnaldo MOMIGLIANO
Imperatore romano (69 d. C.), figlio di L. Salvio Otone che rivestì il consolato e di Albia Terenzia, nato nel 32 d. C.: la sua famiglia era, a quanto sembra, [...] decise a scendere in Italia e quindi procurarsi il tempo di far arrivare dalla Dalmazia, dalla Pannonia e dalla Mesia le legioni necessarie a rafforzare il piccolo esercito residente in Italia (almeno quattro coorti urbane, dodici coorti pretorie, la ...
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Durante la repubblica è consolare soltanto colui che ha rivestito il consolato. I consolari avevano i posti migliori nel Senato ed erano i primi invitati alle votazioni: in determinati giorni festivi indossavano [...] queste ultime risultano dal sec. III la Spagna citeriore, la Germania superiore e inferiore, la Britannia, la Pannonia, la Mesia, la Tracia, la Dalmazia, la Cappadocia, ecc. Con l'ulteriore frazionamento delle provincie, avvenuto con Diocleziano e ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] 2024), un ingenuus (?) a Narbona (C. I. L., xii, 4474), un ingenuus (?) in Spagna (C. I. L., (ii, 3749), un liberto in Mesia, il cui figlio fu optio legionano (C. I. L., iii, 1652), un solo schiavo (se così può testimoniare il nome ad un elemento) in ...
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CAVALIERE TRACIO
E. Will
Antica divinità tracia. Senza dubbio il primitivo concetto del C. intento ad allontanare dai campi e dal gregge gli animali malefici si andò trasformando in quello di protettore [...] rilievi hanno generalmente piccole dimensioni, non più di 50 cm di altezza, improntati a forme di stele caratteristiche della Tracia, della Mesia e della Dacia, cioè dalla base più larga della cima, col bordo superiore ad arco. Nelle regioni ove si è ...
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NOVI PAZAR (A. T., 77-78)
Clarice EMILIANI
Oscar RANDI
PAZAR Città della Serbia meridionale (Iugoslavia), nel banato della Zeta, già capoluogo dell'omonimo sangiaccato (v. sotto); sorge a 544 m. s. [...] Lim e della Raška, inospitali geologicamente, hanno avuto sempre importanza strategica per le comunicazioni, anticamente fra l'Illirio, la Mesia e la Macedonia; poi fra la Dalmazia e la Prevalitania; indi fra la Bosnia e la Macedonia, fra la Bosnia ...
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Vedi MITHRA e MITREI dell'anno: 1963 - 1973
MITHRA e MITREI
M. J. Vermaseren
La religione del dio iranico e persiano M. si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi [...] in Italia (Capua, Ostia), e in Roma, indi in tutto l'Occidente, specie nelle province nordiche di confine - Mesia, Dacia, Pannonia, Germania, Britannia - dove lo propagarono le guarnigioni militari, fra le quali il mitraismo trovò i suoi adepti ...
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Vedi TOMIS dell'anno: 1966 - 1997
TOMIS (Τόμις, Τομεύς, Tomi, Tomis)
R. Vulpe
Nome antico dell'attuale porto di Costanza, sulla costa dobrugiana del Mar Nero. Colonia ionica di Mileto, fondata come semplice [...] . Dopo la riorganizzazione dell'Impero sotto Diocleziano, diviene capitale della nuova provincia Scythia minor dedotta dalla antica provincia della Mesia Inferiore. Il cristianesimo si sviluppa qui già dal sec. III e, nel IV, viene istallato a T. il ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] (battaglia di Adrianopoli, 9 agosto 378), l'accordo formale del 382, che faceva dei Visigoti dei federati stanziati nella Mesia Inferiore. E, nuovamente, le devastazioni di Alarico in Tracia, in Macedonia, in Tessaglia, in Epiro (396-397). Ma il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] comporta un ben più ampio e favorevole programma di insediamento dei Visigoti, che vanno a occupare da foederati Tracia e Mesia. La debolezza dello stato induce comunque i Visigoti a non placarsi: dopo anni di scorrerie nella penisola balcanica, nel ...
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mesata
s. f. [der. di mese]. – 1. Spazio di tempo di un intero mese (cfr. giornata, annata); anche, periodo di circa un mese: ci vorrà una m. per completare l’opera. 2. La somma di denaro che costituisce la paga o il salario di un mese (per...
mesere
mèṡere (o mèṡero; meno com. mèżżaro) s. m. [dall’arabo mi’zar «velo»]. – Grande quadrato di stoffa, generalmente damasco, con cui le donne liguri si ammantavano già nel Duecento: caduto in disuso verso la metà del sec. 19°, è attualmente...