In anatomia umana, ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome; rappresenta il meso dell’intestino tenue. Quando viene tratto verso l’esterno (apertura [...] digiuno-ileo un’estrema mobilità, onde il nome di ‘porzione fluttuante del tenue’ dato all’intestino mesenteriale.
Le arterie mesenteriche, superiori e inferiori, hanno origine dall’aorta: la prima irrora tutto l’intestino tenue e la metà destra del ...
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Organo a struttura linfatica e vascolare associato al sistema circolatorio.
Anatomia comparata
Nell’embrione la m. si origina da un ammasso di cellule mesenchimali situate in un ispessimento del mesenterio [...] dorsale sospensore del tubo digerente (mesogastro); l’abbozzo si accresce e si differenzia ulteriormente in dipendenza dello sviluppo dei vasi che in esso si distribuiscono. Fra i Vertebrati, nei Missini ...
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Anatomista (Brunico 1840 - Vienna 1920), prof. nelle univ. di Praga (1876-84) e di Vienna (dal 1884). Fornì contributi di istologia, anatomia macroscopica, embriologia e antropologia. Sono specialmente [...] noti i suoi lavori sullo sviluppo del rene, delle ghiandole gastriche, del mesenterio, dei nuclei di ossificazione, della mandibola (importanza degli ossicula mentalia e significato della protuberanza del mento dell'uomo). Tra le sue opere: Lehrbuch ...
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ASELLI, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Cremona nel 1581. Studiò medicina a Pavia e, addottoratosi, si trasferì a Milano, dove si affermò come ottimo anatomico e chirurgo, anche militare. Nel 1624 ottenne [...] che lo stesso Harvey per tutta la vita credette che il riassorbimento del chilo si effettuasse attraverso le vene mesenteriche, essendo concepito il fegato come un organo emopoietico. L'A. descrisse pure i dispositivi valvolari dei chiliferi e tentò ...
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Medico (Parigi 1580 - ivi 1657), figlio di Jean il Vecchio (1539-1606), professore di medicina all'università di Parigi, del quale seguì le orme. Conseguito il dottorato in medicina (1604), venne [...] tuttavia di essere un fine anatomista. Nell'Antropographia (1618, 1626, 1649) descrisse i menischi articolari del ginocchio, il mesenterio, i canali spermatici e il complesso dei tre muscoli (detto mazzo di R.) che traggono origine dall'apofisi ...
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UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] in prodotti più complessi ma assimilabili. Per l'assorbimento sono possibili due vie: quella sanguigna (capillari intestinali, vena mesenterica, vena porta che immette nel fegato dal quale s'originano i capillari della vena cava inferiore) e quella ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] a osservare il flusso dei corpuscoli del sangue visibili al microscopio attraverso le piccole arterie e le vene del mesenterio delle rane. Haller notò alcuni fenomeni ancora sconosciuti, come il fatto che la pulsazione delle arterie si estende fino ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] puramente immaginari, ma di aver sempre trovato in ultimo che lo stomaco, i visceri, il fegato, la milza, il mesenterio o qualche altro grande e importante organo o ghiandola dell'addome "erano occlusi, pieni di noduli, o di scirri, deteriorati ...
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Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...] venosa renale e impiantando il moncone capo a capo nella vena splenica, dopo splenectomia, o nella vena mesenterica superiore. L'anastomosi splenorenale terminoterminale è da preferire a quella terminolaterale, che va incontro a facile ostruzione ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] berlinese, Cohnheim lavorò sul ruolo dei vasi nel corso dei processi infiammatori, realizzando esperimenti sulla lingua e sul mesenterio della rana e sulla cornea del coniglio. Questo lavoro poté avvalersi degli studi preliminari di un altro famoso ...
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mesenterico
meṡentèrico agg. [der. di mesentere] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai mesenteri, che è situato nei mesenteri. Nell’anatomia dei vertebrati, arterie, vene m., superiori e inferiori (o grandi e piccole), importanti tronchi arteriosi...
mesenterite
meṡenterite s. f. [der. di mesentere, col suff. medico -ite]. – In medicina, flogosi acuta, subacuta o cronica del mesentere, primitiva (detta m. retrattile per la sua evoluzione verso la sclerosi e la retrazione del mesentere)...