Anatomista (Brunico 1840 - Vienna 1920), prof. nelle univ. di Praga (1876-84) e di Vienna (dal 1884). Fornì contributi di istologia, anatomia macroscopica, embriologia e antropologia. Sono specialmente [...] noti i suoi lavori sullo sviluppo del rene, delle ghiandole gastriche, del mesenterio, dei nuclei di ossificazione, della mandibola (importanza degli ossicula mentalia e significato della protuberanza del mento dell'uomo). Tra le sue opere: Lehrbuch ...
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ASELLI, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Cremona nel 1581. Studiò medicina a Pavia e, addottoratosi, si trasferì a Milano, dove si affermò come ottimo anatomico e chirurgo, anche militare. Nel 1624 ottenne [...] che lo stesso Harvey per tutta la vita credette che il riassorbimento del chilo si effettuasse attraverso le vene mesenteriche, essendo concepito il fegato come un organo emopoietico. L'A. descrisse pure i dispositivi valvolari dei chiliferi e tentò ...
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Medico (Parigi 1580 - ivi 1657), figlio di Jean il Vecchio (1539-1606), professore di medicina all'università di Parigi, del quale seguì le orme. Conseguito il dottorato in medicina (1604), venne [...] tuttavia di essere un fine anatomista. Nell'Antropographia (1618, 1626, 1649) descrisse i menischi articolari del ginocchio, il mesenterio, i canali spermatici e il complesso dei tre muscoli (detto mazzo di R.) che traggono origine dall'apofisi ...
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mesenterico
meṡentèrico agg. [der. di mesentere] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai mesenteri, che è situato nei mesenteri. Nell’anatomia dei vertebrati, arterie, vene m., superiori e inferiori (o grandi e piccole), importanti tronchi arteriosi...
mesenterite
meṡenterite s. f. [der. di mesentere, col suff. medico -ite]. – In medicina, flogosi acuta, subacuta o cronica del mesentere, primitiva (detta m. retrattile per la sua evoluzione verso la sclerosi e la retrazione del mesentere)...