In anatomia umana, ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome; rappresenta il meso dell’intestino tenue. Quando viene tratto verso l’esterno (apertura [...] digiuno-ileo un’estrema mobilità, onde il nome di ‘porzione fluttuante del tenue’ dato all’intestino mesenteriale.
Le arterie mesenteriche, superiori e inferiori, hanno origine dall’aorta: la prima irrora tutto l’intestino tenue e la metà destra del ...
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Organo a struttura linfatica e vascolare associato al sistema circolatorio.
Anatomia comparata
Nell’embrione la m. si origina da un ammasso di cellule mesenchimali situate in un ispessimento del mesenterio [...] dorsale sospensore del tubo digerente (mesogastro); l’abbozzo si accresce e si differenzia ulteriormente in dipendenza dello sviluppo dei vasi che in esso si distribuiscono. Fra i Vertebrati, nei Missini ...
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Anatomista (Brunico 1840 - Vienna 1920), prof. nelle univ. di Praga (1876-84) e di Vienna (dal 1884). Fornì contributi di istologia, anatomia macroscopica, embriologia e antropologia. Sono specialmente [...] noti i suoi lavori sullo sviluppo del rene, delle ghiandole gastriche, del mesenterio, dei nuclei di ossificazione, della mandibola (importanza degli ossicula mentalia e significato della protuberanza del mento dell'uomo). Tra le sue opere: Lehrbuch ...
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Infestazione umana prodotta dal dragoncello (Dracunculus medinensis L., 1758), nematode dell'apparenza d'una corda di violino, lungo 50-80 cm., e già conosciuto dai più antichi tempi (v. filarie). Maschio [...] e femmina vivono nel tessuto connettivo dell'addome sotto il mesenterio; dopo la copulazione, il maschio scompare e la femmina si dirige all'esterno specialmente alle gambe; ivi appare sotto la pelle un tumoretto, su cui si forma una vescicola che, ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] . Dal tratto successivo al mesentere comune derivano la piega del digiuno e dell'ileo, la quale cresce molto in altezza (mesenterio propriamente detto), e le pieghe che uniscono i varî tratti del colon alla parete; ma solo una parte di queste rimane ...
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Medico, nato a Firenze nella prima metà del'400, morto nel 1502; può essere corisiderato come il fondatore dell'anatomia patologica. Le sue osservazioni personali, che rivelano uno studio diligente del [...] la perforazione intestinale; intorno alle dissenterie croniche, ai calcoli della cistifellea, all'ascesso fra le lamine del mesenterio portò osservazioni originali; fu il primo a studiare oggettivamente la teratologia, e anche nel campo clinico portò ...
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Medico (Parigi 1580 - ivi 1657), figlio di Jean il Vecchio (1539-1606), professore di medicina all'università di Parigi, del quale seguì le orme. Conseguito il dottorato in medicina (1604), venne [...] tuttavia di essere un fine anatomista. Nell'Antropographia (1618, 1626, 1649) descrisse i menischi articolari del ginocchio, il mesenterio, i canali spermatici e il complesso dei tre muscoli (detto mazzo di R.) che traggono origine dall'apofisi ...
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TOLDT, Karl
Primo Dorello
Anatomista, nato il 3 maggio 1840 a Brunico (Pusteria) morto a Vienna il 13 novembre 1920. Laureatosi a Vienna nel 1864, fu prima medico militare, indi assistente alla cattedra [...] e di antropologia. Sono specialmente noti i suoi lavori sullo sviluppo del rene, delle ghiandole gastriche, del mesenterio, dei nuclei di ossificazione: dedicò parecchi lavori allo sviluppo della mandibola, mostrando l'importanza degli ossicula ...
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TANSINI, Iginio
Mario Donati
Chirurgo, nato a Lodi il 16 novembre 1855. Laureato a Pavia nel 1878, fu dapprima assistente della Clinica chirurgica di Pavia, poi direttore e chirurgo primario dell'Ospedale [...] atti operativi nuovi. Sono da ricordare particolarmente di lui le ricerche sperimentali sull'isolamento dell'intestino dal mesenterio e sull'impulso cardiaco in rapporto all'apertura delle cavità splancniche; le ricerche anatomiche sull'anatomia dell ...
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LINFATICO, SISTEMA (dal lat. lympha "acqua")
Antonio PENSA
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Aldo PERRONCITO
Giulio ANZILOTTI
Nino BABONI
È una parte dell'apparato vascolare (v. sanguifero, sistema) [...] (p. 191); Patologia (p. 192); Patologia veterinaria (p. 194).
storia. - Gaspare Aselli nel 1622 scoprì i vasi linfatici nel mesenterio di animali domestici umisi poco dopo il pasto e ne intuì la funzione. J. Pecquet nel 1651 diede una buona ...
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mesenterico
meṡentèrico agg. [der. di mesentere] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai mesenteri, che è situato nei mesenteri. Nell’anatomia dei vertebrati, arterie, vene m., superiori e inferiori (o grandi e piccole), importanti tronchi arteriosi...
mesenterite
meṡenterite s. f. [der. di mesentere, col suff. medico -ite]. – In medicina, flogosi acuta, subacuta o cronica del mesentere, primitiva (detta m. retrattile per la sua evoluzione verso la sclerosi e la retrazione del mesentere)...