CIARDI-DUPRE, Giovanni
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Di famiglia fiorentina, nacque ad Arosa in Svizzera (Cantone dei Grigioni) l'11 marzo del 1905 da Giuseppe, glottologo, e da Teresa Vandoni. Studiò medicina e chirurgia nell'università [...] canali di Müller nel maschio, bensì una diretta proliferazione del seno urogenitale e quale sia l'importanza dei mesenchima come fattore organogenetico nella morfogenesi della zona prostatica dell'uomo (Rapporti tra epitelio del collicolo seminale e ...
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GALLI, Giuseppe
Salvatore Vicario
Nacque a Rovato, in provincia di Brescia, il 21 giugno 1892 da Angelo e da Angela Vezzoli, e, rimasto orfano del padre in tenera età, si trasferì a Chiari ove completò [...] ; considerazioni sudue casi di reticulo-sarcoma del testicolo ed in generale sulle neoplasie del cosiddetto S.R.E. (mesenchima attivo), in Clinica [Bologna], XIII [1951-52], pp. 294-306).
Socio corrispondente dell'Accademia di scienze, lettere ed ...
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SALFI, Mario. – N
Bruno Massa
acque a Cosenza l’11 novembre 1900, da Enrico Salfi e da Giuseppina De Marinis.
Era discendente di Francesco Saverio Salfi, dotto abate, uomo di storia e lettere, impegnato [...] , tra cui Clavelina lepadiformis, chiarendo l’origine mesoblastica delle gemme e mettendo in luce l’importanza del mesenchima in relazione al differenziamento degli organi. Nel 1929 descrisse la nuova specie Clavelina phlegraea del golfo di Napoli ...
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BRUNI, Angelo Cesare
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Nato a Torino l'8 genn. 1884 da Ottavio e da Clotilde Crosio, si laureò in medicina e chirurgia nell'ateneo della sua città nel 1907. Fin da studente si dedicò con passione allo [...] ascrivibili al sistema reticolo-endoteliale propriamente detto, si è sostituito al concetto di Aschoff quello di mesenchima attivo, comprendente tutte le cellule di origine mesenchimale, con la sola esclusione di quelle definitivamente differenziate ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] emoistioblasto, e che fu presto denominata cellula di Ferrata; lo svolgimento del processo emopoietico in tutto il mesenchima nel primo periodo embrionale, la sua successiva localizzazione solo in alcuni organi (fegato, milza, linfonodi), quindi il ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] meglio consentito una migliore sistemazione nosografica dei reumatismi, suscitò subito ampie discussioni: in realtà, infatti, con mesenchima si intende propriamente il connettivo embrionale, così che veniva posto in tal modo un notevole problema ...
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MONTICELLI, Francesco Saverio
Riccardo De Sanctis
MONTICELLI, Francesco Saverio. – Nacque a Napoli il 5 settembre 1863 da una famiglia di aristocratici possidenti pugliesi ed ereditò il titolo di barone.
A [...] l’altro, alla ricerca di forme intermedie di vita, nel 1892 a Monticelli aveva trovato un organismo, circondato di mesenchima, che aveva denominato Treptoplax reptans (Rendiconti R. Accademia dei Lincei, IL [1893], pp. 39-40). Nel 1916 la Stazione ...
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mesenchima
meṡènchima s. m. [comp. di meso- e -enchima di parenchima] (pl. -i). – In biologia, tessuto embrionale, formato da cellule con lunghi prolungamenti protoplasmatici e da sostanza intercellulare, da cui derivano tutti i tessuti connettivi,...
mesenchimopatia
meṡenchimopatìa s. f. [comp. di mesenchima e -patia]. – In medicina, ogni affezione morbosa, talvolta a carattere ereditario e familiare, che interessa il mesenchima e gli organi che ne derivano (per es., le malattie dis-genetiche...