SACRAMENTARIO
L. Speciale
Il liber sacramentorum o sacramentorium, nel quale sono raccolte le orazioni recitate dall'officiante nel corso della messa, è il più importante testo liturgico della tradizione [...] grafica di questo s. conserva le forme d'apparato che accomunano le edizioni patristiche e i s. di scuola merovingia (Mütherich, 1989). Il vivace repertorio zoomorfo che movimenta la pagina è occasionalmente arricchito da qualche figurina di santo ...
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COLMAR
M.C. Heck
(lat. Columbarium; ted. Kolmar)
Città della Francia nordorientale, capoluogo dell'Alta Alsazia (dip. HautRhin).Un primo centro fortificato, Argentovaria (coincidente con l'od. sobborgo [...] distrutte e assai rimaneggiate e ospitano oggi le collezioni del Mus. d'Unterlinden, con oggetti di arte suntuaria di epoca merovingia, sculture romaniche e gotiche, ma soprattutto opere d'arte del 15° e 16° secolo.La Bibl. de la Ville, ospitata ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] p. erano incastonate a cabochon o incorniciate con filigrana semplice o granulata. Questa tecnica raggiunse grande perfezione in epoca merovingia e si ritrova ancora in età ottoniana e romanica, accordandone l’uso al carattere soprattutto religioso e ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] , la c. appare presa in prestito in particolare dall'arte orientale, si diffonde anche nelle chiese fino all'età merovingia (Schlosser, 1896, p. 389), mentre il tema classico della c. di Meleagro fornisce modelli per iconografie come quella che ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] artistica venne così elaborato sulla base storica delle casate reali che avevano dominato il paese dei Franchi, dai Merovingi, ai Carolingi, ai Capetingi, fino ai Borboni. Per inquadrare un periodo ancora oscuro sul piano delle forme, veniva ...
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LIONE
J.F. Reynaud
(lat. Lugdunum; franc. Lyon)
Città della Francia centromeridionale (dip. Rhône), L. sorge alla confluenza della Saona con il Rodano, in posizione particolarmente favorevole ai traffici [...] conserva alcuni, insieme a esemplari provenienti dall'Ile-Barbe. La loro decorazione, piuttosto sommaria sia per l'epoca merovingia sia per quella carolingia, è limitata ad alcune iniziali.L'architettura e la scultura romaniche sono certamente meglio ...
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NOVALESA, Abbazia di
C. Segre Montel
Abbazia benedettina del Piemonte (prov. Torino), dedicata ai ss. Pietro e Andrea, situata in val Cenischia ai piedi del colle Moncenisio, presso il centro abitato [...] -dibattito, Abbazia della Novalesa 1981", I, Torino 1988; S. Casartelli Novelli, Nota su due nuovi frammenti relativi all'abbazia merovingia, ivi, pp. 25-60; C. Segre Montel, Affreschi medievali alla Novalesa e in Valle di Susa. Testimonianze di ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] il III e il IV sec., le tradizioni barbariche avevano avuto ragione della cultura antica. Questa situazione perdura fino all'epoca merovingia, poi una rottura totale avviene alla corte di Carlomagno. Anche in questo caso l'arte è legata ad una classe ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] alla cintura con una lunga fascia (Hinz, 1966) e per i pendenti a capsula cilindrica e sferica di epoca merovingia - che contenevano sacchetti, resti di piante, tra cui l'Anthemis tinctoria (camomilla) e le ombrellifere, frammenti di anello, perle ...
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ARTISTA
G. Curatola
Con il termine a. si indica genericamente l'ideatore, che nella maggioranza dei casi coincide con l'effettivo esecutore, di un'opera caratterizzata da elevati contenuti intellettuali [...] , come l'oreficeria, ma anche le arti tessili. Gli orafi furono i primi a. a ottenere cariche a corte: in epoca merovingia s. Eligio, prima orafo, poi capo della zecca, divenuto il consigliere più importante di Clodoveo II, fu eletto vescovo di Noyon ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
basterna
bastèrna s. f. [dal lat. tardo basterna]. – 1. Specie di lettiga coperta, trainata da buoi, in uso presso i Romani nel tardo Impero, poi alla corte merovingia. 2. estens., ant. Carro in genere: in su la divina b. (Dante).