LORENA
C. Rabel
(franc. Lorraine; ted. Lothringen; Austrasia, Lotharingia nei docc. medievali)
Regione storica della Francia orientale, compresa fra il Belgio e il Lussemburgo a N, il fiume Sarre a [...] divenne Metz. Dopo una fase in cui la vita politica della regione fu fortemente scossa dai conflitti interni della dinastia merovingia, l'Austrasia ritrovò una reale indipendenza e una vita fiorente sotto il regno di Dagoberto I (623-639). Gli inizi ...
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BEAUVAIS
C. Lautier
(lat. Caesaromagus, Bellovacus)
Città della Francia nordorientale, capoluogo del dip. Oise, B. sorge sulla strada che univa Soissons ad Amiens passando per Senlis, nel punto da cui [...] notizia di vescovi prima della seconda metà del 4° secolo. Il numero dei documenti relativi alla città in età merovingia è scarsissimo; B. è invece documentata quale importante centro religioso già in epoca carolingia, come testimonia il concilio che ...
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gallicismi
Bruno Migliorini
Intendiamo per gallicismi quei vocaboli o quei costrutti entrati nella compagine dell'italiano per influenza del francese settentrionale (francesismi) o del provenzale (provenzalismi). [...] conto).
I rapporti linguistici di dare e avere tra Italia e Galloromania, vivissimi in età imperiale, vivi ancora in età merovingia, si erano intensificati in età carolingia e nei primi secoli dopo il Mille, quando ormai si può parlare di entità ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] ., VI, 58). Un deciso aumento nella frequenza delle attestazioni, e quindi nella fortuna della parola, si ebbe poi in epoca merovingia e soprattutto carolingia - si pensi anche a voci derivate come maestro di p. e paladino -, quando con palatium fu ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] il re visigoto Alarico II nel 507 a Vouillé dai Franchi, la regione, compreso il tolosano, passò sotto la diretta autorità merovingia.Durante il sec. 6°, come narra Gregorio di Tours (MGH. SS rer. Mer., I, 1951, p. 420), iniziò dalla vicina penisola ...
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MOSANA, Arte
A.M. Koldeweij
Il fiume Mosa, che nasce sul Plateau de Langres nella Francia orientale e sfocia nel mare del Nord nei Paesi Bassi, costituì nel Medioevo un'importante via di traffico dalla [...] artistiche in diversi campi - basate su tradizioni più antiche, ma non al di fuori di una continuità della produzione romana, merovingia e carolingia nella regione della Mosa - si svilupparono in quest'area alla fine del 10° e nell'11° secolo. I ...
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SOISSONS
D. Sandron
(lat. Suessio, Augusta Suessionum)
Città della Francia nordorientale (dip. Aisne), in Piccardia.Fondata alla fine del sec. 1° a.C., sulla riva sinistra del fiume Aisne, in un sito [...] Aisne, sorta per iniziativa di Clotario I intorno al 560. In quest'ultimo caso si tratta di una necropoli regale merovingia, che rivestì una certa importanza in epoca carolingia, sino a divenire una delle fondazioni monastiche più opulente del sec. 9 ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] presumibilmente d'altare, anche se non è del tutto certa la sua originaria collocazione -, rarissima testimonianza d'arte merovingia, presenta sul piano d'appoggio una complessa decorazione: l'Agnello mistico si trova al centro di una cornice formata ...
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ZACCARIA papa
Alla morte di Gregorio III (novembre 741) fu eletto papa Z. che fu consacrato nei primi giorni del mese successivo. Greco dell'Italia Meridionale, il suo pontificato rappresentò per il [...] 'assunzione da parte di Pipino del titolo di re dei Franchi. Il parere favorevole di Zaccaria segnò la fine della dinastia merovingia.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, pp. 426-439; L. Duchesne, les premiers temps de l'état pontifical, 3 ...
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Il comitatus dei principes, del quale parla Tacito (Germ., 13, 14), si conservò presso le popolazioni germaniche anche dopo il loro stabilirsi sulle terre dell'Occidente. Lo troviamo bensì designato allora [...] per quelli che facevano parte del seguito di altre persone. Gli antrustiones franchi però non s'incontrano se non nel periodo merovingio; e dapprima sono a preferenza indicati con la perifrasi illi, qui in truste dominica, o in truste regia sunt. La ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
basterna
bastèrna s. f. [dal lat. tardo basterna]. – 1. Specie di lettiga coperta, trainata da buoi, in uso presso i Romani nel tardo Impero, poi alla corte merovingia. 2. estens., ant. Carro in genere: in su la divina b. (Dante).