(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo [...] libera e federata, e riuscì a mantenere l’autonomia sotto Burgundi, Visigoti (480-510), Ostrogoti (510-536) e sotto i re merovingi e carolingi. Sottomessa da Carlo d’Angiò, M. perse l’indipendenza e iniziò una fase di decadenza. Passata nel 1481 alla ...
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Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese.
A Roma, nell’età repubblicana, il c. (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino [...] deriva da quello di comes palatii (palatinus) usato per gli alti dignitari del palatium regio presso i Franchi. Sotto i Merovingi il c. palatino era assessore nel tribunale regio, con i Carolingi ne divenne il capo, e insieme capo della cancelleria ...
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(fr. Gascogne) Regione e antica provincia storica della Francia sud-occidentale compresa tra la Garonna a NE, parte del basso corso dell’Adour e i Pirenei a S, l’Atlantico a O; verso N non ha limite netto [...] G. verso il 7° sec. dai Vascones, Iberi non latinizzati e pagani, che resistettero tenacemente ai tentativi di occupazione dei sovrani merovingi e capetingi. Dopo due secoli, in cui la G. fu esposta alle invasioni arabe e poi normanne, il primo dato ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Anglosassoni
Richard Hodges
Gli anglosassoni
Con il termine Anglosassoni vengono definiti i popoli che occuparono la [...] con il mondo romano, in coincidenza con le nuove invasioni e il dominio del Mare del Nord da parte dei Merovingi. La cultura anglosassone subì cambiamenti notevoli, come dimostra la differente pratica funeraria, nella quale i corredi sono composti da ...
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Specula principum carolingi e l’immagine di Costantino
Yitzhak Hen
«Procedit novus Constantinus ad lavacrum, deleturus leprae veteris morbum sordentesque maculas gestas antiquitus recenti latice deleturus»1. [...] di ciò che si può chiamare Romanitas tardoantica18. Senza dubbio era questo lo status quo del regno merovingio, come attestano molti autori merovingi. Gregorio di Tours, nel suo Liber in gloria Martyrum, scrive ad esempio che i visigoti Romanos enim ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] stabuli («conestabile») corrisponde il maresciallo (marschalk «maniscalco»), quindi il siniscalco e così via: i maggiordomi dei Merovingi diventano la nuova dinastia reale e imperiale dei Carolingi. Sotto questi ultimi si diffusero nell’aristocrazia ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] da lui sferrata contro Ravenna col precipitare della crisi franca verso la sostituzione sul trono di Pipino all'ultimo Merovingio, non fu fortuita, ma legata al fatto che il re longobardo calcolava sul verificarsi di avvenimenti nel regno finitimo ...
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PIPINO, Francesco
Marino Zabbia
PIPINO, Francesco. – Nacque a Bologna verso il 1270, da Rodaldo, membro di una famiglia di cui sono noti altri componenti che furono giudici e notai.
Entrato prima del [...] tempo classica, della cronaca degli imperatori e parte da Carlomagno, dopo avere dedicato il primo libro ai re merovingi. Soprattutto nei primi libri del Chronicon, Pipino cita sovente le storie universali duecentesche dei domenicani Martino Polono e ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] Il re austrasico si era convinto che A. molto aveva promesso al solo scopo di guadagnar tempo. Parve questa volta che il merovingio e Maurizio fossero veramente decisi ad agire in pieno accordo e a fondo. L'imperatore disponeva ora di maggiori forze ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] numerosi cavalieri franco-orientali che lì vennero anche sepolti in un piccolo sepolcreto. Dagoberto I (629-638) fu l’ultimo re merovingio attivo in Turingia. La Turingia era sottoposta a un duca franco; dal tardo VII secolo la governarono i duchi di ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...