FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] in quasi tutte le posizioni, sia sul busto e nella zona del bacino sia tra i femori, e si ha l'impressione che nelle aree merovinge non fosse in uso un modo comune di portare le f. a staffa su di un determinato capo di vestiario; accertato è solo il ...
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GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] con il re dei Franchi: non già Dagoberto II, indicato da Paolo Diacono (l. V, cap. 32), bensì, probabilmente, il merovingio Teodorico III o Childerico II, entrambi, tuttavia, soggetti ormai al potere di Ebroino, emergente maggiordomo di Austrasia e ...
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STRASBURGO
S. Braun
(franc. Strasbourg; ted. Strassburg; lat. Argentorate; Strateburgo, Stratiburgo, Argentaria, Argentina nei docc. medievali)
Città della Francia nordorientale (dip. Bas-Rhin), posta [...] a un ipogeo che presenta arcosoli laterali in cui erano poste alcune tombe; la sua origine risalirebbe all'epoca romana o merovingia, ma sembra senza rapporto diretto con la chiesa attuale. La cappella di S. Giovanni, a S del campanile, è composta da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A volte difficilmente distinta dalla filosofia e dalla medicina, la magia attraversa la cultura medievale, [...] nel terzo elemento che accompagna e segue il tocco: le preghiere a Dio. Se per i re germanici, tra cui i Merovingi, le facoltà sovrannaturali del sovrano sono trasmesse per via ereditaria, e tutto il casato le possedeva, il tocco taumaturgico dei ...
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RENO (fr. Rhin; ted. Rhein; A. T., 17-18-19, 20-21, 32-33-34, 44, 53-54-55)
Maurice PARDE'
Carlo ANTONI
Francesco LEMMI
Grande fiume europeo, lungo 1250 km. e con un bacino di circa 170.000 kmq., [...] ha senza dubbio contribuito il fatto che essi si rafforzarono dapprima alle foci del Reno e da lì intrapresero, sotto i Merovingi, la graduale conquista della Gallia. Si rinnovò per loro, sul Reno, la situazione del tempo di Roma. Ma, più fortunati ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] sovrani della regione, la cui storia si ridusse a una serie di spartizioni, spesso oscure, tra i re merovingi, inframmezzate da nuove invasioni barbariche e da epidemie. Carlo Martello fu costretto a intervenire varie volte in Provenza per ...
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SCUDO (dal lat. scutum e dal gr. σκῦτος, a lor volta derivati dal sanscrito sku- "coprire"; fr. bouclier; sp. escudo; ted. Schild; ingl. shield)
George MONTANDON
Gioacchino MANCINI
Ugo BADALUCCHI
Carlo [...] nei musaici bizantini di Ravenna, e dovette essere di legno coperto di cuoio dipinto con simboli cristiani.
I Franchi merovingi usarono uno scudo che può rappresentare il tipo di passaggio da quello dell'antichità a quello medievale. Esso era rotondo ...
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Vela
Fabio Colivicchi
La storia
Caravelle, galeoni, vascelli, brigantini e clipper
Nonostante gli sforzi degli storici, è arduo stabilire un preciso momento nel quale gli antichi naviganti scoprirono [...] Germania.
Le radici del profondo rapporto che lega la Francia al mare risalgono alla dominazione romana e proseguono con i merovingi, un retroterra fertilissimo per i successivi sviluppi: dalle flotte da guerra francesi padrone dei mari all'età d'oro ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] artisans, 1987) e di recente il contributo di Pferschy (1989) sulla politica edilizia dei re ostrogoti, visigoti, merovingi e longobardi.Nel Medioevo, come già nell'età antica, rientrava nelle tradizionali norme di comportamento dei sovrani l'erigere ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] ., VI, 58). Un deciso aumento nella frequenza delle attestazioni, e quindi nella fortuna della parola, si ebbe poi in epoca merovingia e soprattutto carolingia - si pensi anche a voci derivate come maestro di p. e paladino -, quando con palatium fu ...
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merovingico
merovìngico (o merovìngio) agg. (pl. m. -gici o -gi, pl. f. -giche o -ge o -gie). – Dei Merovingi, la prima dinastia che governò sui Franchi, dal 5° sec. alla metà dell’8°: la Gallia m.; le leggi m.; Pipino, ultimo re della dinastia...
cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...