sughero Tessuto secondario che riveste il fusto e le radici delle Fanerogame, utilizzato in particolare per la fabbricazione di turaccioli e rivestimenti isolanti.
Caratteristiche
Il s. è molto spesso [...] , in Toscana, Lazio, Sicilia e particolarmente in Sardegna, dove è anche coltivata.
Il s., che si origina da un meristema secondario, detto fellogeno, sostituisce nei fusti l’epidermide e nella radice l’esoderma, poiché questi tessuti in seguito all ...
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In botanica, apparato pluricellulare, spesso d’aspetto lenticolare, presente sulla superficie di fusti, rami, radici e talora di piccioli (v. fig.). Le l. appaiono come rilievi a contorno rotondo o allungato [...] e quindi con copiose lacune intercellulari, dette cellule di riempimento; nella corteccia sottostante si differenzia poi un meristema, detto fellogeno lenticellare, che è in continuità col fellogeno normale e che produce verso l’esterno un ...
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Ormoni
VVincent B. Wigglesworth
Gerald Litwack
Heinz Otto Schild
Erasmo Marrè
Ormoni negli Invertebrati, di Vincent B. Wigglesworth
Ormoni nei Vertebrati, di Gerald Litwack
Ormoni locali, di Heinz [...] sfavorevoli alla fioritura. È evidente che in questi casi l'ormone ha agito stimolando, tra l'altro, la crescita per divisione del meristema da cui si sviluppa lo stelo fiorale (v. fig. 12).
Resta d'altra parte del tutto aperto il problema di quanto ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] specifici per organi e tessuti, come per esempio le foglie, i semi, i tuberi di patata, i frutti e i meristemi.
La fotosintesi avviene soprattutto nelle foglie mature, completamente espanse, composte da diversi tessuti e tipi di cellule. l geni ...
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Tessuto di guarigione delle soluzioni di continuo e delle perdite di sostanza di tessuti sia vegetali sia animali.
Botanica
Nei tessuti vegetali, i tipi di cicatrice variano a seconda della natura dell’organo, [...] che si sovrappone a quello morto.
In patologia vegetale, tessuto cicatriziale (o di riparazione) è il tessuto che deriva da un meristema formatosi al disotto o intorno alla superficie di ferita di un organo quale reazione al trauma e che ha funzione ...
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FOGLIA (XV, p. 584)
Giuseppe Lusina
Secondo la teoria classica della fillotassi le foglie sono disposte sull'asse lungo una linea spirale continua (v. Fillotassi, XV, p. 334); però l'esistenza di indici [...] sviluppo delle f. è risultato che nella maggior parte dei casi nelle Dicotiledoni la lamina ha origine da un meristema marginale, subepidermico, eccetto pochi casi in cui l'origine è epidermica (nel dermatogeno si hanno divisioni cellulari con pareti ...
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Fotoperiodismo
Gaspare Mazzolani
di Gaspare Mazzolani
Fotoperiodismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenno storico. 3. La scoperta del fotoperiodismo. 4. Definizioni. 5. Sviluppo e risultati delle ricerche [...] ciclo induttivo sufficiente a indurre la fioritura, v'è intensa sintesi di RNA specialmente nelle cellule delle zone del meristema destinate a produrre le spighette, ma non riscontrarono una diminuzione del livello degli istoni. Con l'impiego di ...
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TUNICA-CORPUS
Giuseppe Lusina
La teoria di J. Hanstein (1864), secondo la quale l'apice del fusto di una pianta presenta tre meristemi indipendenti, detti istogeni (dermatogeno, periblema, pleroma), [...] Angiosperme, perché esso consta di un gruppo d'iniziali dalla cui attività anticlina e periclina si origina tutto il meristema soggiacente, che può essere differenziato in tunica e corpus. Per le Pteridofite si hanno in questo campo soltanto singoli ...
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Anatomia
Raggruppamento di fibre muscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] le due porzioni del f. sono separate da un sottile velo di cambio, costituito da alcune cellule del meristema embrionale; tali f. sono presenti soltanto nelle Gimnosperme e nelle Dicotiledoni. Nei cordoni procambiali il differenziamento dei tessuti ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] risposte caratteristiche, quali la deformazione dei peli radicali sulla superficie della radice e la formazione di un meristema costituito da cellule in divisione, che originerà il nodulo radicale.
Parallelamente a questo scambio di segnali chimici ...
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meristema
meristèma s. m. [der. del gr. μεριστός «diviso»] (pl. -i). – In istologia vegetale, tessuto giovane, di solito localizzato negli apici del fusto e delle radici, costituito da cellule indifferenziate, ricche di citoplasma e con parete...
meristematico
meristemàtico agg. [der. di meristema] (pl. m. -ci). – In botanica, del meristema, che ha carattere di meristema: cellula m.; tessuto meristematico.