Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
De Blasiis, Caggese, Pontieri
Luigi Mascilli Migliorini
In Giuseppe De Blasiis (Sulmona 1832-Napoli 1914) può agevolmente riconoscersi una delle figure più rappresentative di quella generazione che [...] , a partire da Per la storia di Ferrante I d’Aragona re di Napoli che è del 1947 o Tra i normanni nell’Italia meridionale che è del 1948, per giungere ai più tardi lavori dedicati ad Adelaide del Vasto contessa di Sicilia (1964) o a I movimenti ...
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CIASCA, Raffaele
Alberto Monticone
Nacque a Rionero in Vulture (Potenza) il 24 maggio 1888 da Antonio e da Maria Donata Vucci, in una famiglia borghese. Compiuti gli studi liceali nel seminario di Melfi, [...] e alla presenza italiana nel mondo, che muovevano ancora una volta dai tradizionali orientamenti di molta parte della cultura democratica meridionale. Questo del C. fu del resto, tra la fine del '20 e la prima metà del '30, episodio non isolato ...
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Lavoro e culture sindacali nel Mezzogiorno
Gian Primo Cella
Vincenzo Fortunato
Modernizzazione, lavoro industriale, culture sindacali
Il termine modernizzazione è stato la parola chiave nei primi due [...] i punti di contatto.
Ciò è stato palese, per es., nel commento di Bruno Trentin (1926-2007) a seguito dei due convegni meridionali di CGIL e CISL tenutisi a Napoli nel corso del 1957 (Sindacato e Mezzogiorno, 1981, pp. 210-224). E non deve ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] p. 30).
E cioè: la completa utilizzazione dell’offerta di manodopera, la riduzione del divario tra le regioni meridionali e quelle settentrionali e l’equilibrio della bilancia dei pagamenti.
Nonostante l’eco suscitata dal documento, questo non trovò ...
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ZANOTTI BIANCO, Umberto
Fabrizio Vistoli
ZANOTTI BIANCO, Umberto. – Nacque a La Canea (Creta) il 22 gennaio 1889, terzogenito di Gustavo, diplomatico di natali piemontesi, all’epoca console d’Italia [...] 1928 di un proprio organo a stampa, che assieme ad altri progetti editoriali sempre di marca zanottiana, quali la Collezione meridionale (dal 1924), declinata in più serie, e l’Archivio storico per la Calabria e la Lucania (dal 1931), venne pensato ...
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ROSSI, Ernesto
Luca Polese Remaggi
– Nacque il 25 agosto 1897 a Caserta, quartogenito di Antonio Rossi della Manta e di Elide Verardi.
Il padre, ufficiale dell’esercito di origini piemontesi, fu trasferito [...] nuova incarnazione di antichi mali: il protezionismo, il predominio degli interessi organizzati e la corruzione politica. Meridionalismo, liberismo e antifascismo s’intrecciarono pertanto in uno stesso discorso, che Rossi continuò ad articolare sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia gramsciana
Aurelio Musi
Il concetto di storiografia gramsciana è complesso per tre ordini di motivi. In pratica tutti gli storici marxisti italiani, in particolare coloro che hanno organicamente [...] . Egli insegnò storia contemporanea a Bari e a Roma. Il suo primo lavoro su Gramsci fu l’Introduzione alla Questione meridionale del 1966. In seguito pubblicò Serrati, Bordiga, Gramsci e il problema della rivoluzione in Italia, 1919-1920 (1971).
È ...
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Storia del Regno di Napoli
Aurelio Musi
Un’avvertenza importante
Scritta in tre mesi, la Storia del Regno di Napoli esce a puntate nel 1923-1924 su «La Critica» ed è pubblicata in volume nel 1925. L’“Avvertenza” [...] giunti a pienezza di formazione (p. 133).
La fine dell’indipendenza del Regno è ormai inevitabile: l’unità dell’Italia meridionale è soltanto apparente, sembra grande e forte, ma in realtà è piccola e fragile, resa ancor più vulnerabile dall’anarchia ...
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ROSSELLI, Amelia
Carmelo Princiotta
– Secondogenita di Carlo, ebreo fuoriuscito, e di Marion Cave, quacchera inglese, nacque a Parigi il 28 marzo 1930. Ebbe due fratelli: John e Andrea.
Amelia era stata [...] con cui stabilì un rapporto di fratellanza che assunse le tinte dell’amicizia amorosa. Così scoprì il Sud e il meridionalismo, dedicandosi all’etnomusicologia. Ruppe un precedente fidanzamento e iniziò una relazione con Carlo Levi, di trent’anni più ...
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COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] del prefetto di Bari, G. Gasperini.
Gli impegni politici e professionali non lo sottrassero del tutto alle ricerche sulla cultura meridionale dal '500 al '700, alle quali era indotto dalla lezione dello Spaventa: si occupò di G. Bruno e le sue ...
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meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...
meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...