BRANCA, Ascanio
Alfredo Capone
Nato a Potenza il 10 marzo 1840 da Gerardo e da Maria Siani, in una famiglia appartenente alla ricca borghesia agraria, giovanissimo entrò a far parte del Consiglio del [...] Maffeo Pantaleoni, 1890-1923, a cura di G. De Rosa, II (1897-1906), Roma 1962, pp. 128, 165; V. Riccio, I meridionali alla Camera nella XVI legislatura, Torino-Napoli 1888, pp. 207-232; R. Rivello, Cronaca potentina dal 1799 al 1882, Potenza 1888, pp ...
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PICA, Giuseppe
Carmine Pinto
PICA, Giuseppe. – Nacque a L’Aquila il 9 settembre 1813 da Giovanni e Niccola Sardi.
La sua famiglia apparteneva al ceto medio meridionale che aveva guadagnato potere economico [...] .; A. Monaco, I galeotti politici napoletani dopo il 1848, I-II, Roma 1932, ad ind.; Il 1848 nell’Italia meridionale, studi storici pubblicati dalla Società napoletana di storia patria, Napoli 1950, ad ind.; M. D’Addio, Politica e magistratura (1848 ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...] ottica meridionalistica, che esso non venisse ostacolato dalla politica fiscale e doganale del governo (cfr. Governo e agricoltura nell'Italia meridionale, in Critica sociale, X [1900], pp. 277 s.; Il Sud e il dazio sul grano, in Avanti!, 12 ag. 1901 ...
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CHIMIENTI, Pietro
Giovanni Aliberti
Nato a Brindisi il 24 genn. 1864 da Antonio e Caterina Fusco, compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in giurisprudenza. Formatosi nell'alveo della scuola [...] svolse un ruolo importante nella definizione della politica commerciale e doganale italiana concordando con le opinioni d'insigni esponenti meridionalisti come il Nitti e il De Viti De Marco nell'avversione al protezionismo e nel patrocinio dei più ...
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BELLELLI, Gennaro
Gian Paolo Nitti
Nato a Napoli il 18 sett. 1812 da antica e agiata famiglia baronale, s'impiegò giovanissimo nell'anuninistrazione borbonica. Risulta noto alla polizia per aver prestato, [...] frontiera d'Abruzzo per le accoglienze a Vittorio Emanuele II. Istituita la luogotenenza generale del re per le Province meridionali, venne confermato nell'ufficio e, come risulta dai carteggi cavouriani, si adoperò alacremente, d'intesa con C. Nigra ...
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PAGNOTTA, Remigio
Giuseppe Moricola
PAGNOTTA, Remigio. – Nacque ad Avellino il 29 settembre 1869, da Domenico, orologiaio, e da Ortensia Capaldo.
Ultimo di tre figli, rimase orfano di padre quando aveva [...] fu, agli inizi del Novecento, l’esponente di spicco del socialismo irpino.
Analogamente a molti compagni di fede meridionali, si nutrì di un pensiero abbastanza eclettico, poggiante su un ampio sostrato di cultura positivistica, che ebbe nell ...
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DOTTO DE' DAULI, Carlo
Alfonso Scirocco
Nacque a Roma il 27 ott. 1846 da Antonio, funzionario borbonico nato a Palermo da famiglia genovese trasferita in Sicilia, e da Sofia Rubino, fiorentina. Cominciò [...] '74 presiedette l'adunanza popolare per la commemorazione. La sua ansia era l'azione, e soffriva per l'inerzia dei meridionali. Nel '72 fu tra i fondatori e dirigenti dell'Associazione democratico-radicale del Napoletano, che ebbe vita grama. Il 14 ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] di G. Prezzolini e L'Unità di G. Salvemini e nella primavera del 1914 - ricorderà nello scritto sulla questione meridionale - insieme con un gruppo di socialisti torinesi propose la candidatura di Salvemini per le elezioni suppletive del collegio di ...
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BOSDARI, Giovanni Battista
Bruno Di Porto
Nacque ad Ancona il 7 genn. 1848 da famiglia comitale, di lontana origine albanese, proveniente da Ragusa: il padre, Oscar, era cavaliere di Malta, la madre [...] dal Depretis, finì con l'imporsi. Il 12 febbraio chiese di lasciare ad Ancona la direzione dell'esercizio delle Ferrovie meridionali e il 12 giugno l'istituzione di un corpo di volontari per l'Africa orientale, onde esonerare i giovani di leva ...
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DORSO, Guido
Francesco M. Biscione
Nacque ad Avellino il 30 maggio 1892 da Francesco, direttore delle poste della città, e da Elisa Gallo, maestra elementare.
Alla sua terra natale ("ove - come avrebbe [...] , II, L'organizzazione dello Stato fascista 1925-1929, Torino 1968, pp. 5-10; U. La Malfa, G. D. e la classe dirigente meridionale, Roma 1968; N. Bobbio, Saggi sulla scienza politica in Italia, Bari 1972, pp. 219-239; M. Caronna, G. D. e il partito ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...