DALMATIA
M. Pavan
La provincia romana di Dalmatia (o Delmatia) prese nome dalla più importante delle tribù della regione illirico-danubiana affacciantisi sull'Adriatico. Ma il primo contatto impegnativo [...] spingendosi fino all'altezza di Kolubara, e volgeva a S toccando l'estremità S-O a Sar Planina; di qui il limite meridionale della provincia era segnato dal corso del Mathis (Mati) o del Drilon (Drin) fino all'Adriatico.
Le tribù illiriche con forti ...
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ANGELO da Pietrafitta
Anna Maria Luzietti
Nato a Pietrafitta o ad Aprigliano (Cosenza), entrò ancor giovane nell'Ordine francescano dei frati minori "dell'Osservanza", dedicandosi alla scultura in legno [...] sulla tradizione di fra, Umile da Petralia - Soprana caposcuola degli artisti francescani meridionali, dei quali - pur continuandone l'espressione realistica e coloristica innovò il gusto arcaicizzante nella rappresentazione del Crocifisso attraverso ...
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Finanziere e patriota (Livorno 1808 - Firenze 1899). Prese parte al movimento liberale toscano, fu deputato, ministro delle Finanze (1861-62), senatore, ed ebbe il titolo di conte per aver riordinato il [...] debito pubblico. Costituì la Banca toscana di credito, promosse la Società delle strade ferrate meridionali e le presiedette entrambe fino alla morte. Ha lasciato una pregevolissima raccolta di oltre 56.000 autografi, soprattutto del periodo del ...
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Slavista (Curzola, Dalmazia, 1891 - Roma 1970); prof. univ. dal 1921 al 1961, insegnò nelle univ. di Padova (1921) e Roma (dal 1929). Si è occupato di toponomastica (Einfluss der vorchristlichen Kulte [...] auf die Toponomastik Frankreichs, 1914), dell'espansione del lessico italiano nelle lingue slave meridionali e dell'influsso della letteratura italiana sulle letterature slave (Leopardi e Vrchlický, 1929; Leopardi presso i Croati e Serbi, 1929; La ...
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Uomo di stato serbo (Garaši, Kragujevac, 1812 - Belgrado 1874); ministro degli Interni (1843-52), col suo Načertanije del 1844 formulò un moderno e organico programma di politica estera, secondo il quale [...] la Serbia doveva divenire il centro direttivo e unificatore di tutti gli Slavi meridionali. Ministro degli Esteri (1852-53), nella crisi di Crimea evitò che la Serbia si schierasse dalla parte della Russia. Membro del Consiglio (1856-58), combatté la ...
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serpaio Chi caccia e cattura serpenti, per addomesticarli o per farne commercio o, in usi regionali, per farne omaggio alle statue (portate in processione) dei santi cui si chiede protezione dal morso [...] dei serpenti, secondo un’antica tradizione di origine pagana, propria di alcune località meridionali, specialmente abruzzesi e in particolare di Cocullo (L’Aquila), dove la festa dei serpari si svolge ogni primo giovedì di maggio. ...
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Popolazione semibarbara che abitava la parte sud-orientale dell'antica Etolia, a ovest del fiume Dafno (l'odierno Mornos) e ai confini della Locride Ozolia; la loro regione, montagnosa e impervia, è occupata [...] in gran parte dalle pendici meridionali del monte Korax. Sulla loro antica topografia quasi unica notizia è il racconto lasciato da Tucidide (III, 94-98), sul tentativo d'invasione dell'Etolia da parte del generale ateniese Demostene nel sesto anno ...
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RAVANUSA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Paese della provincia di Agrigento, da cui dista 57 km. È alla destra del fiume Salso e a NO. del M. Saraceno (m. 398), il quale, già ricco di abitazioni [...] trogloditiche, conserva nelle sue falde meridionali ruderi di una città antica, resti, sembra, di una costruzione di carattere sacro, recentemente fatti oggetto di ricerche. Di origine moderna si può dire l'abitato attuale, alto 218 m. s. m.; ed è di ...
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Stato dell’Asia centro-meridionale, situato sul versante meridionale del sistema montuoso dell’Himalaya orientale. Confina a N con la Cina e a S con l'India.
Il territorio è costituito da tre sezioni [...] si ha nelle medie valli himalayane, mentre si dirada alle quote superiori a 2000 m e nelle basse e malsane zone meridionali. Il villaggio è la forma di insediamento prevalente (abitazioni in legno), con una certa tendenza alla dispersione nella zona ...
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Strumento a corde che si suona con il plettro, della famiglia del liuto, di uso tipicamente popolare. Nato in Italia nel 18° sec. come derivazione della mandola, da cui differisce per le minori dimensioni [...] e per l'esiguità del manico, si diffuse specialmente nelle regioni meridionali. Ne esistono diversi tipi di cui i più diffusi sono il m. napoletano, con 8 corde (sol-re-la-mi a coppie unisone), e il m. milanese con 12 corde (sol-si-mi-la-re-mi). ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...