DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] 14 e a Politica (i primi tre capitoli de Ilpensiero politico meridionale) nel 1918, ovvero le critiche e i sarcasmi da lui cause della "corsa delle formazioni politiche verso le polarizzazioni estreme".
Morì improvvisamente a Roma il 29 dic. 1948 a ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] Francia, A. si proponeva di evitare sino all'estremo un appello a Carlomagno, che necessariamente implicava il maggior ragione la stessa necessità si era imposta per l'orlo meridionale di quella Tuscia, che dal tempo di Agilulfo era sempre rimasta ...
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ANDREOTTI, Giulio
Tommaso Baris
La formazione personale e nella Fuci
Nacque a Roma, in via dei Prefetti, il 14 gennaio 1919 da Filippo Alfonso, giovane maestro elementare, e da Rosa Falasca, casalinga. [...] laziale, ottenendo un grande successo personale, specie nel Lazio meridionale, inserito nell’area di intervento della Cassa del Mezzogiorno , perché troppo espostosi al pari di Taviani contro l'estremismo di destra (cfr. Formigoni, 2016, p. 461). ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] alleato coi Francesi, saccheggiava indisturbato l'Italia meridionale e conquistava Tunisi. A questo punto l'imperatore Persia).
L'azione militare del D. si caratterizza così per l'estrema prudenza. Il capitale in gioco era prezioso e dopo il 1538 il ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] per tentar la sorte nell'irrequieta scena politica della Italia meridionale. Per un certo periodo fu al servizio di Braccio egli poteva, quando le circostanze lo richiedevano, rivelarsi estremamente cauto e fu sempre capace di mantenere la disciplina ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] del periodo romano e durata sino all'estrema vecchiaia, mossa invece da interessi euristico- al Bentivoglio); P. Sposato, Per la storia del giansenismo nell'Italia meridionale..., Roma 1966, passim;F. Venturi, Settecento riformatore. Da Muratori ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] Rudinì, si impegnò per ridurre l'influenza dell'estrema Sinistra repubblicana e socialista e dei crispini più s., 184, 406, 413; L. Mascilli Migliorini, Il mondo politico meridionale di fronte alla legge di pubblica sicurezza del 1875, in Riv. stor. ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] Dalla metà del Cinquecento l'opera fu collocata nel braccio meridionale del transetto del duomo, e lì la vide Vasari, 'Alte Pinakothek di Monaco: due tavolette che uniscono all'estrema raffinatezza dell'andamento lineare, che prelude al linguaggio di ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] sostegno delle popolazioni alle bande che infestavano le campagne meridionali. La sua tattica fu quella di presidiare i il 3 ag. '70, in Senato, attaccò con estrema violenza la politica governativa, criticando l'arrendevolezza del generale Govone ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] schieramenti, restava comunque per la Legione un fattore di estrema debolezza.
La scelta politica del F. è stata variamente Sicilia: l'uomo che per anni aveva predicato l'iniziativa meridionale si affrettò allora a seguire il Ribotti a Messina, che ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...
polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella o di un pianeta con la sua superficie:...