(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] aver tratto origine da una compressione della crosta del pianeta avvenute in una fase della storia geologica di Mercurio.
Il suolo mercuriano
La superficie del pianeta è ricoperta da uno strato di pietre e polvere simile alla regolite lunare (➔ Luna ...
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MERCURIO (Mercurius)
B. Combet Farnoux
Mercurio è nella Roma della Republica un dio simile ad Hermes (v.) greco e al Turms etrusco, ma dai suoi inizî appare soprattutto come la divinità protetttice del [...] di Villa Giulia. Questo gruppo che rappresentava la lotta di Aplu ed Eracle per il possesso d'una cerva sotto gli occhi di Mercurio-Turms, deve datarsi alla fine del VI sec. a. C., ed è attribuito all'artista etrusco Vulca, che aveva fatto la statua ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] E. è anche il messaggero degli dei, abile nel discorso e insieme scaltro e veloce (attributi capitali del Mercurio romano). Forse il carattere prevalentemente o almeno frequentemente funerario dei cumuli di pietre spiega la funzione di E.-psicopompo ...
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ROSMERTA (Rosmertā)
A. Bisi
Divinità femminile di origine celtica adorata nelle Gallie, assurta al ruolo di paredra di Mercurio al tempo della conquista romana.
L'etimologia del nome, nonostante i molti [...] tre gruppi: a) quelli che mostrano le due divinità in piedi, di faccia, ciascuna con i proprî attributi; b) quelli in cui Mercurio e R. sono volti l'uno verso l'altra occupati in una azione comune (anche qui prevale la positura eretta); c) un piccolo ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] è definito "pictor veronensis", che conviveva con Andrea Risto, certamente un suo collaboratore, e con il figlio (o nipote) Mercurio (Bousquet, 1978, p. 105). Nel 1622, forse dopo una breve residenza nella parrocchia di S. Nicola a Capo le ...
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ZENODOROS (Zenodoros)
P. Moreno
Bronzista e toreuta greco, forse di origine asiatica, vissuto nel I sec. d. C., autore della statua colossale di Mercurio nella Gallia e di quella di Nerone a Roma.
È [...] , in Encicl. Univ. dell'Arte, V, 1958, p. 617-619, s. v. Gallo romani centri e tradizioni; F. Benoît, Mars et Mercure, Aix en Provence 1959; P. Reuterswärd, Studien zur Polychromie der Plastik, Griechenland u. Rom, Stoccolma 1960, p. 113; A. Frova, L ...
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Scultore greco (sec. 1º d. C.), forse asiatico; secondo Plinio costruì per Nerone la statua colossale con la sua effigie, alta 119 piedi, trasformata da Vespasiano in un'immagine del dio Sole; Adriano [...] Flavio e Commodo la fece trasformare in una figura d'Ercole con la sua fisionomia. Plinio ricorda un'altra statua colossale, opera di Z., il Mercurio per il santuario gallico degli Arverni. Fu anche cesellatore, perché imitò due tazze di Calamide. ...
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Pittore (Utrecht 1603 circa - Amsterdam 1661). Autore di cartoni per vetrate e per arazzi, nella pittura di cavalletto si avvicinò ai modi di G. van Honthorst (Giove comanda a Mercurio di uccidere Argo; [...] I suonatori, nel Central Mus. di Utrecht) ...
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PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come [...] . vol. iv, p. 1072, fig. 1268; vol. ii, p. 750, fig. 999). Su graffiti di età seleucidica, Giove (Vat., 7847) e Mercurio (AO 6448) sono resi con una stella di otto raggi. Anche in Egitto determinate immagini di Horus sono caratterizzate da stelle a 5 ...
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HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] turms).
La sua origine mitica e le sue prime gesta sono descritte nell'inno omerico a H.: figlio di Zeus e della ninfa Maia, nacque sul Cillene, nell'Arcadia "ricca di greggi"; il giorno stesso della sua ...
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mercurio
mercùrio s. m. [dal lat. mediev. mercurius, e questo dal nome del pianeta Mercurio, con cui gli alchimisti mettevano in relazione il metallo]. – Elemento chimico di simbolo Hg (dal nome lat. scient. Hydrargyrum; cfr. idrargirio) numero...
mercuriano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo al pianeta Mercurio (e quindi lo stesso che mercuriale2). 2. s. m. (f. -a) Ipotetico abitante del pianeta Mercurio, soprattutto come personaggio di film o romanzi fantascientifici.