Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] perfettamente sintetizzato da Arrow alcuni decenni dopo: «quando il mercato non è in grado di raggiungere una configurazione ottimale, la nomi di Alberto Beneduce, Raffele Mattioli e Pasquale Saraceno ne sono i principali artefici.
Nelle vicende che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) di Pasquale Saraceno, dove dirigerà, dal 1958 al 1963, il Corso di formazione per Marx quel concetto non si dà al di fuori del mercato, in una doppia accezione: nel determinarlo non si può ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] della SVIMEZ (Giangiacomo Dell’Angelo, Alessandro Molinari, Pasquale Saraceno), oltre che con alcuni economisti agrari (come Friedrich Vöchting quelle attività economiche capaci di restare sul mercato dopo l’intervento pubblico.
Una corporation ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ezio Vanoni
Antonio Magliulo
Ezio Vanoni, economista e politico, contribuisce a costruire il modello di economia sociale di mercato che si afferma in Italia negli anni della Repubblica. Nella vita di [...] ), durante la quale esamina il rapporto tra Stato e mercato; la stagione della mediazione culturale (1943-47), in cui partecipa, insieme ai conterranei Sergio Paronetto e Pasquale Saraceno, alla stesura del Codice di Camaldoli che prepara i cattolici ...
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GIORDANI, Francesco
Aldo Gaudiano
Nato a Napoli il 5 luglio 1896 da Giulio, ingegnere comunale, e Maria Rossi, terzo di sette figli, compì i primi studi nella sua città natale. Dimostrò precocemente [...] essendo mutate, nel secondo dopoguerra, le condizioni del mercato del potassio e soprattutto dell'alluminio, esso risultò 1946 - oltre che dal G., da Cenzato, Menichella, P. Saraceno, il ministro dell'Industria R. Morandi, e col sostegno di vari ...
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LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) di P. Saraceno: si trattò, come ebbe a scrivere lo stesso L., del primo ritorno all'ordine" della razionalità economica, consentendo al mercato di funzionare entro regole certe.
Il L. riassunse ...
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PARONETTO, Sergio
Gianpiero Fumi
PARONETTO, Sergio. – Nacque il 14 gennaio 1911 a Morbegno (Sondrio) da Antonio, professore di matematica di origini trevigiane, e Rosa Dassogno, figlia di un agiato [...] tesa a coniugare intervento pubblico ed economia di mercato, e destinata ad avere una significativa influenza 3, pp. 366-376; R. Bonuglia, Tre valtellinesi al servizio dello Stato: Saraceno, Vanoni e Paronetto, in Élite & storia, n.s., II (2006), ...
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etnicizzazione
s. f. Progressivo confinamento all’interno di un gruppo etnico. ◆ alla luce di un fenomeno che ormai è destinato a travalicare tutte le quote (del resto di fatto mai rispettate, con la conseguenza dell’incremento di stranieri...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...