Questione del Mezzogiorno
Guido Pescosolido
Le categorie storiche del 'pensiero meridionalista', della 'questione meridionale' e del 'Mezzogiorno', a metà degli anni Ottanta del 20° sec. venivano sottoposte [...] cresciuta, perché quella meridionale è passata da 2,11 volte a 3,05 volte quella del Centro-Nord (tab. 3). Le gravi difficoltà delmercatodellavoro, non attenuate dalla diffusione di forme di impiego flessibile e precario, sono testimoniate anche ...
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Federal Reserve
L. Randall Wray
La F. R. fu istituita con il Federal Reserve Act del 1913, per "assicurare elasticità alla valuta, offrire i mezzi per riscontare le cambiali commerciali, istituire un [...] pressioni inflazionistiche che non si sono mai realizzate, e in talune circostanze, come nell'estate del 2004, ha aumentato i tassi quando il mercatodellavoro si è mostrato debole, mentre in altre occasioni la riduzione dei tassi è parsa tardare ...
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In linea generale, con il termine bacino di occupazione s'intende una zona economica caratterizzata da un elevato interscambio di lavoratori tra le unità territoriali (per es. comuni) comprese in quella [...] . Si cercherà così di conoscere quante persone (secondo l'età, il sesso, il titolo di studio, ecc.) si offrono sul mercatodellavoro e a quali condizioni. Una gran parte dell'offerta si riscontrerà in genere accolta e quindi occupata nella struttura ...
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STIGLITZ, Joseph Eugene
Claudio Sardoni
Economista statunitense, nato a Gary (Indiana) il 9 febbraio 1943. Laureatosi all'Amherst College del Massachusetts (1964), ha ottenuto il Ph.D. dal Massachusetts [...] microeconomici della macroeconomia; ai problemi del settore pubblico e del ruolo dello stato nell'economia; alla teoria del monopolio e della concorrenza imperfetta; alla teoria dell'impresa; al mercatodellavoro. In particolare, molti dei suoi ...
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Economista statunitense, nato a Pullman, Washington, il 13 febbraio 1926. Professore di Economia alla Northwestern University e alla Washington State University e anche presso varie università in Australia, [...] di come possa essere raggiunto l'equilibrio nel modello keynesiano pur in presenza di disoccupazione nel mercatodellavoro, considerando le implicazioni dei vincoli quantitativi nelle decisioni degli operatori.
Altre opere: Some theory of an ...
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Economista statunitense nato a Fresno (California) nel 1914. Già economista presso la Rand Corporation di Santa Monica (1947-64), dal 1964 è professore di Economia presso l'università di California, Los [...] di proprietà con particolare attenzione al comportamento imprenditoriale, la teoria microeconomica della disoccupazione, il funzionamento delmercatodellavoro, la teoria dei prezzi e dell'inflazione, e hanno spesso stimolato nuovi filoni di ricerca ...
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SOLOW, Robert Merton
Claudio Sardoni
(App. IV, III, p. 368)
Economista statunitense. Nel 1987 gli è stato conferito il premio Nobel per l'economia, per i suoi contributi alla teoria della crescita, [...] crescita endogena), ha investito molteplici temi con particolare attenzione alla questione delmercatodellavoro e al problema della disoccupazione.
Fra i lavori più recenti ricordiamo: Unemployment: getting the questions right, in Economica (1986 ...
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Nell’accezione comune, sistema economico in cui il capitale è di proprietà privata (sinonimo di ‘economia d’iniziativa privata’ o ‘economia di libero mercato’). Nell’accezione originaria, formulata con [...] i lavoratori sono esclusi dalla proprietà del capitale. Per indicare il sistema di relazioni sociali e l’organizzazione del il ruolo del capitale finanziario. Intanto si scatenavano gli imperialismi, frutto di una ricerca di nuovi mercati tale da ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] invece con quest’ultimo (➔ investimento).
Mercato e funzione del risparmio
Sul mercatodel r. si incontrano naturalmente domanda e r. previdenziale che traggono origine da un rapporto di lavoro dipendente.
Oltre alle famiglie, anche le società di ...
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In senso ampio, sistema imperniato sulla libertà delmercato, in cui lo Stato si limita a garantire con norme giuridiche la libertà economica e a provvedere soltanto ai bisogni della collettività che non [...] il massimo beneficio.
Il principio smithiano della divisione dellavoro fu poi affinato dai maggiori rappresentanti della scuola classica privata e si possa parlare della permanenza di un libero mercato. La linea di demarcazione tra i due tipi di ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...