Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] interessati alla sicurezza dellavoro e al livello delle retribuzioni, i clienti alla qualità del prodotto e trattare facendo riferimento alla razionalizzazione interna o alle esigenze di mercato, che hanno dato luogo, a partire dagli anni settanta, ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] attiva è silicio, anziché germanio, sono introdotti sul mercato dalla società statunitense Texas Instruments.
I barioni. Il problem for partial differential equations. L'importanza dellavoro di Calderón è legata alla teoria sviluppata insieme ...
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La grande scienza. Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Oncologia
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano [...] . Nel XVII sec., Bernardino Ramazzini - medico dellavoro - fece osservare che il tumore della mammella era tumore della mammella, dell'endometrio e della prostata. Attualmente sul mercato sono disponibili molti prodotti di consumo a base di soia, ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] complesso il modello del ciclo di vita. Il massiccio ingresso delle donne nel mondo dellavoro ha inciso profondamente di provvedere agli anziani, e la penetrazione delmercato nel sistema pensionistico attraverso la privatizzazione viene ritenuta ...
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Acqua
Gianni Carchia
Guido Barone
Pietro Guerrieri
Valerio Leoni
Baldassare Messina
Tra i diversi costituenti chimici della materia vivente l'acqua è quello presente in maggiore quantità. Elemento [...] quindi di coordinare l'organizzazione della vita comunitaria e dellavoro dei campi con il susseguirsi delle stagioni. Un'altra , il trattamento, la conservazione, l'immissione sul mercato di prodotti e sostanze destinate al consumo umano e ...
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«Caro m’è ‘l sonno e più l’esser di sasso»
(Michelangelo Buonarroti)
La medicina del sonno
di Elio Lugaresi e Federica Provini
13 giugno
Uno studio dell’Associazione italiana di medicina del sonno, [...] e colpi di sonno, limitando i rischi di incidenti dellavoro e della strada.
La sindrome delle apnee ostruttive nel al massimo della loro operatività, rispondendo alle esigenze delmercato; di notte, altre maestranze ricostituiscono le scorte di ...
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Alcolismo
J. Charles Sournia
Il vizio del bere
Le origini
Molti frutti contengono dei succhi la cui fermentazione costituisce un fenomeno naturale: gli idrati di carbonio in essi presenti si trasformano, [...] distese e con una manodopera di colore a buon mercato, cosicché le colonie del XVII secolo fornirono le loro metropoli di melassa e allontanamento dal proprio ambiente, l'emigrazione, la perdita dellavoro, il cambiamento d'impiego o di residenza, la ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] da sempre nell'ambito dellavoro, nella costrizione fisica e psicologica di un lavoro organizzato a misura degli adulti bambino è stato così ridotto a pura forza-lavoro, a produttore di merci, a merce esso stesso. Più volte la violenza (assunta ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] sperimentate anche nuove forme di organizzazione dellavoro, soprattutto nei grandi ospedali. Molti volta avviato processi di riforma ugualmente ispirati alle nozioni di mercati simulati e concorrenza amministrata. Nel 1992 l'Italia ha varato ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] presenza di servizi comuni alleggerisce notevolmente il peso dellavoro domestico. L'avvicendarsi delle generazioni, con la a venderne le eccedenze sul libero mercato. Se pure vi fu mai uno spirito del kolchoz improntato a un ideale di condivisione ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...