(XI, p. 49; App. II, I, p. 669; III, I, p. 416)
Le industrie della c. rientrano decisamente in quelle definibili ''a tecnologia matura''. Nell'attuale scenario economico, i loro problemi produttivi provengono [...] segue: a) la divisione internazionale dellavoro, che vede da un lato i paesi del Terzo Mondo, tradizionali esportatori di di processo e di prodotto. - Se da un lato il mercato dei tannini, fra prodotti naturali e sintetici, soddisfa la domanda di ...
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MOTOVEICOLO
Antonio Rovelli
(App. III, II, p. 174; IV, II, p. 532; v. anche motocicletta, XXIII, p. 947; App. II, II, p. 356)
Gli anni Ottanta hanno visto il consolidamento, fino a sfiorare il monopolio, [...] sono locali. I metodi di progettazione e l'organizzazione dellavoro sono tipicamente giapponesi.
Le sollecitazioni delmercatodel motoveicolo. - Nel tentativo di creare sempre nuovi sbocchi di mercato i Giapponesi hanno inventato un nuovo tipo di ...
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In economia per aspettativa si intende il valore atteso di una variabile economica (per es. il livello dei prezzi, il tasso di inflazione, ecc.). In tal senso le a. dei soggetti economici hanno grande [...] attinenti alla domanda aggregata e alla domanda e offerta di lavoro, oltre agli aggiustamenti di prezzo e salario, si fondano offerta aggregata, o, b) in condizioni di disequilibrio delmercato (del resto, non è chiaro come si possano inserire le ...
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È opportuno premettere che nell'ambito di questa teoria ci si riferisce in generale a una definizione restrittiva di a. v. o monetaria: si considera tale un'Unione doganale (v.) i cui componenti si accordino [...] - è caratterizzata da scarsa mobilità interna dellavoro, ma da un'elevata mobilità nei confronti del Regno Unito.
I successivi sviluppi della e irrevocabilmente legate da cambi fissi nell'ambito di un mercato comune - quali, per es.: 1) riduzione dei ...
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(App. IV, I, p. 493)
Il ''Programma complesso per l'integrazione economica socialista'' approvato alla 25ª sessione del C. nel luglio 1971 rappresenta uno spartiacque nella sua storia. Mentre N. Chruščev [...] 'accordo a elaborare un nuovo ''concetto collettivo della divisione internazionale socialista dellavoro'' e nel progetto di formare anche all'Est un mercato unificato, comune. Entrambi questi progetti strategici vennero approvati alla 44ª sessione ...
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Il Bilancio dello Stato (VII, p. 14; App. II, 1, p. 404). - Il progressivo ampliamento dell'attività finanziaria dello stato - posto in luce dall'aumento delle spese e delle entrate - è certamente in relazione [...] e quindi come fattore determinante dell'equilibrio delmercato nel quale si inserisce come elemento costituzionale pieno impiego dei fattori di produzione e in ispecie dellavoro, nonché della diversa importanza relativa delle singole imposte ...
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(XV, p. 68; App. IV, I, p. 773)
La crisi recessiva, che nella seconda metà degli anni Settanta e primi anni Ottanta ha seriamente colpito le economie dei paesi industrializzati, ha avuto pesanti ripercussioni [...] paesi del Terzo Mondo a causa della maggior incidenza assunta dalla divisione internazionale dellavoro, nel il primato nelle esportazioni, resta elevata la quota delmercato mondiale assicurata dall'Australia, che sopperisce alla domanda proveniente ...
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VITA Dopo che, per il r. decr. legge 20 febbraio 1927, n. 222, l'Istituto centrale di statistica ebbe l'incarico, fino allora affidato all'Unione statistica delle città italiane, della formazione dei numeri [...] di calmiere, ma solo di prezzi effettivamente praticati nei mercati e nei negozî scelti per l'indagine periodica. Qualora fosse periodica dei numeri-indici del costo della vita iniziata dall'Ufficio internazionale dellavoro, ma per un numero ...
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La produzione mondiale del c. ha subìto una forte riduzione durante la guerra e anche nel periodo della ricostruzione 1948-52 risultava inferiore del 7% alla media prebellica 1934-38. Dopo un periodo di [...] produzione e al termine di questo periodo la situazione delmercato risulta spesso diversa da quella che si profilava all' economics and statistics, Roma 1958 e 1959; Banca Nazionale delLavoro, Il caffè, produzione e commercio, Roma 1959. ...
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STIGLER, George Joseph
Carla Esposito
(App. III, II, p. 845)
Economista statunitense, morto a Chicago l'8 dicembre 1991. Dal 1958 insegnò nella università di Chicago, dove dal 1977 diresse il Center [...] opportunità o meno di cercare di acquisire informazioni addizionali. S. ha applicato questa teoria ai mercatidellavoro, ai mercati oligopolistici e alla funzione della pubblicità. Rilevanti i suoi studi sulle politiche pubbliche di regolamentazione ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...