OPERATIVA, RICERCA
Francesco BRAMBILLA
Giuseppe POMPILJ
. La struttura economica odierna è caratterizzata dalla sempre crescente diffusione del principio della divisione dellavoro. Principio che [...] Per esempio una ditta gestisce un magazzino di una certa merce che viene rifornita solo all'inizio di ogni settimana, continuare a farla funzionare rimandando la riparazione all'interruzione serale dellavoro. Però, se è nello stato A, la macchina ...
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OLEODOTTO
Vittorio Zanoletti
(App. IV, II, p. 650)
Il trasporto mediante o. risulta economico se i volumi iniziali sono adeguati, e se vi è una previsione di stabilità o di crescita del movimentato [...] aumento del costo di trasporto unitario e, al limite, la convenienza, per chi si affaccia sul mercato, a , oltre alle ristrutturazioni e ai nuovi campi petroliferi, molto dellavoro è manutenzione, o esecuzione di piccole varianti di linee esistenti ...
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LETTONIA
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Emma Ansovini
Pietro U. Dini
(XX, p. 988; App. I, p. 788; II, II, p. 189; v. URSS, App. III, II, p. 1043; IV, II, p. 754)
Già una delle repubbliche socialiste sovietiche, dal 1991 costituisce [...] di energia e di materie prime, e dall'altro i mercati di sbocco delle sue produzioni, compito non facile, dopo 1905-1981) acquistò notorietà per i romanzi Darba cilts ("La razza dellavoro", 1941), Pret kalnu ("Verso il monte", 1948) e Dzirksteles ...
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Con questa espressione s'indica un'economia il cui principio unitario non consista nell'incontro naturale delle iniziative dei singoli, bensì nel coordinamento delle iniziative singole secondo un piano [...] parte degli studî sull'organizzazione scientifica dellavoro. L'esigenza del tecnicismo è anzi giunta a tal punto . Ogni intervento dello stato sposta l'equilibrio di tutto il mercato, influendo non soltanto sull'azienda o sul gruppo di aziende in ...
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(XI, p. 656; App. II, I, p. 712; III, I, p. 448; IV, I, p. 541)
Nell'analisi economica il termine c. della v. indica la somma spesa da una famiglia per i suoi consumi. I confronti nel tempo e nello spazio [...] ), si può sottolineare come in Italia sia sia progressivamente passati dalle 7 diverse merci considerate nel primo indice costruito nel 1914 dall'Ufficio governativo dellavoro, ai 345 beni e servizi presi in considerazione dall'ISTAT per il calcolo ...
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Il termine contraffazione ha sfumature semantiche controverse, più o meno estese secondo le nazioni e le rispettive legislazioni. Tuttavia, in linea generale, vi è da differenziare innanzi tutto la contraffazione, [...] The economic impact of counterfeiting, Paris 1998; Consiglio Nazionale dell'economia e dellavoro (CNEL), Le falsificazioni alimentari del 'made in Italy' nei mercati nazionali ed internazionali, Roma 2004; M. Centorrino, F. Ofria, L'economia della ...
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La Bilancia dei pagamenti (VII, p. 6; App. II, 1, p. 402). - I rapporti economici dell'Italia con l'estero, caratterizzati strutturalmente, com'è noto, dalla relativa scarsità delle risorse disponibili [...] la flessione dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali e un lieve aumento dei prezzi all' (1935-1958), in Banca Nazionale delLavoro Quarterly Review, 1958; C. I. R., Politica di sviluppo. 5 anni di lavoro (cap. IV, pp. 239- ...
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Regione
Piergiorgio Landini
(XXVIII, p. 1000; App. II, ii, p. 680; IV, iii, p. 194; V, iv, p. 438)
Regione e regionalismo
Nel pieno degli anni Novanta, il concetto di r. ha attraversato una fase di [...] , nella divisione spaziale dellavoro, e dunque nel genere di vita della popolazione: quest'ultimo deve assumere, di certo, carattere evolutivo, per aprirsi alle relazioni con l'esterno e adeguarsi alla domanda delmercato, ma non necessariamente ...
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QUALITÀ DELLA VITA
Roberto Cipriani
Raffaele CORSO
Silvestro BAGLIONI
Il concetto di q. della v. trae la sua origine e diventa centrale soprattutto in società che non sono afflitte da problemi di [...] . Il benessere materiale, oggi, dipende molto meno che nel passato dai redditi di mercato, dalle remunerazioni dellavoro e dalla proprietà del processo produttivo, ovvero da altre forme di acquisizione di redditi. Il welfare state, attraverso ...
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TERZO MONDO
Giampaolo Calchi Novati
(App. IV, III, p. 631)
Nonostante l'approvazione da parte dell'ONU, nel 1974, dei principi che in teoria avrebbero dovuto istituire un "nuovo ordine economico internazionale", [...] grado di trarre un vantaggio effettivo dalle opportunità delmercato mondiale. Nella grande maggioranza resta ancora determinante l'impronta lasciata nell'economia dalla divisione internazionale dellavoro di origine coloniale, che relega i paesi in ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...