Processo di snellimento di norme e regolamenti originariamente intesi a regolare, nell’interesse pubblico, determinati settori dell’attività economica. Questo tipo di regolazione a sua volta, si riferisce [...] utilità (telefoni, gas, elettricità, acqua, trasporti), a servizi finanziari (dalle banche alla Borsa), a mercati particolarmente sensibili (mercatodellavoro) e a esternalità (➔), come nel caso delle regole antinquinamento. Negli ultimi decenni ...
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Economista statunitense (n. Pasadena, California, 1943), prof. all'univ. del Minnesota (dal 1975) e in altre università, consulente economico della Federal reserve bank di Minneapolis. Può essere considerato [...] esponenti più rappresentativi della scuola della nuova macroeconomia classica. Partendo dall'ipotesi del tasso naturale di disoccupazione (quello che corrisponde all'equilibrio sul mercatodellavoro e non è correlato al tasso d'inflazione), S. ha in ...
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sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] ad accettare una limitazione dei tradizionali strumenti di regolazione pubblica delmercatodellavoro, una maggiore flessibilità dellavoro nelle aziende, una regolamentazione del diritto di sciopero nei pubblici servizi, una trasformazione in ...
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Economia
Capacità di un sistema economico di adattarsi ai mutamenti della realtà.
La f. dei prezzi
È la caratteristica per la quale i prezzi aumentano quando vi è un eccesso di domanda sull’offerta di [...] . Si può fare riferimento a mercatidellavoro settoriali o al mercatodellavoro in senso generale, in cui si confrontano la domanda e l’offerta complessiva di lavoro. Il concetto di f. delmercatodellavoro esprime, dunque, una sorta di ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto dellavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] dello scambio anche al mercatodellavoro, mise infatti in evidenza come la quantità di lavoro contenuta nel prodotto (valore del prodotto) superasse quella che serviva a ricostituire la forza-lavoro consumata (valore dellavoro, ossia salario). Il p ...
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Economista statunitense (n. Chicago 1944). Vincitore nel 2000 del premio Nobel per l'economia con D. L. McFadden, attraverso l'elaborazione di dati empirici e l'analisi statistica di campioni selettivi [...] , la formazione dei salari, la durata della disoccupazione, la valutazione delle politiche dellavoro, la fertilità e la discriminazione nel mercatodellavoro. Ha sviluppato la teoria e i metodi di analisi statistica dei campioni selettivi. Per ...
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Economista italiano (n. 1943). Dopo aver studiato alla Columbia University di New York e alla University of California di Berkeley, ha insegnato nelle università di Urbino, Cagliari, Milano e Trento ed [...] Direttore della Scuola di Giornalismo, è Presidente onorario del Centro inter-universitario UNIRES (Italian Centre for relazioni industriali, dei sistemi di istruzione superiore e delmercatodellavoro, e più in generale dei rapporti fra le ...
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Economista tedesco (Berlino 1925 - Cambridge 2013), naturalizzato britannico, prof. di economia nell'univ. di Cambridge dal 1972, dal 1992 prof. emerito; ha insegnato anche nell'univ. di Birmingham (1948-60) [...] on modern macroeconomic theory, in cui introduce un nuovo modello macroeconomico in grado di spiegare le fluttuazioni delmercatodellavoro, la correlazione tra salari e livelli occupazionali e il ruolo di misure correttive di politica monetaria. ...
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Scuola di pensiero economico che analizza situazioni di disequilibrio economico e costituisce una riconsiderazione dei fondamenti microeconomici del pensiero keynesiano. In particolare, gli economisti [...] non ai prezzi, non potendo influenzare direttamente il livello di questi e considerandoli pertanto rigidi. Per es., sul mercatodellavoro, la teoria dei contratti impliciti, dei modelli sindacali e dei salari efficienti spiega la rigidità dei salari ...
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Economista italiano (n. Milano 1968). Laureato in Economia presso l’università “Bocconi” di Milano, ha conseguito un dottorato all’università di Berkeley, in California, dove è professore di Economia. [...] il premio William Bowen, che lo ha decretato come il contributo più importante per la comprensione delle politiche pubbliche e delmercatodellavoro. Collabora con giornali come il New York Times e il Wall Street Journal. Nel 2020 è stato nominato ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...