Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] mercato librario. Ristampò nel 1582 la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso e alcune opere di Luigi Tansillo. Scrisse il trattato Del fino al 1586. La definitiva edizione, vera sintesi dellavoro precedente, vide la luce a Venezia nel 1613.
...
Leggi Tutto
DE ANGELI, Ernesto
Giorgio Fiocca
Nato a Laveno (Varese) il 29 genn. 1849 da Ercole e da Maddalena Frascali, si trasferì giovanissimo a Milano per prepararsi ai corsi in ingegneria industriale del Politecnico, [...] in limiti che assicurino ai produttori un tranquillo monopolio nel mercato interno ... a quanto io mi so, i più della diminuzione della produzione che deriverà dall'abolizione dellavoro notturno?". Del resto, continuava il D., l'associazione ...
Leggi Tutto
CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] degli altri industriali, come del resto anche il suo appoggio a una abolizione dellavoro notturno nelle fabbriche, alla flotta di bastimenti da affittare allo Stato per il trasporto di merci varie e, quando le navi non fossero utilizzate a questo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Coluccio Salutati
Nicola Lorenzo Barile
Accanto al disprezzo e al sospetto con cui una parte della società medievale guardava i mercanti, vi sono anche elogi sulla loro utilità. Si viene a riconoscere [...] contemporanei, i quali sostengono una visione del rapporto mercato-società tipica della cosiddetta economia civile che derivante dalla biblica condanna che impone all’uomo la necessità dellavoro manuale (De seculo et religione, cit., pp. 41- ...
Leggi Tutto
BUGATTI, Ettore
Mario Barsali
Nato il 15 sett. 1881 a Milano da Carlo e da Teresa Lorioli, passò l'infanzia e l'adolescenza tra la città natale e la Francia (il padre, artista allora di una certa fama, [...] di un industriale, era espressione della sua concezione dellavoro e dell'azienda come grande laboratorio artigiano. Sicuro di , fecero tramontare un'era dell'artigianato di lusso; il mercato si chiudeva non solo per autovetture come la "Royale", ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Scialoja
Gabriella Gioli
Antonio Scialoja è considerato un protagonista di primo piano della politica economica risorgimentale. Stretto collaboratore di Cavour prima e dei governi della Destra [...] , alla divisione e associazione dellavoro, della terra (nel caso di latifondi) e del capitale.
Volgendo lo sguardo Se la realtà fa registrare attriti negli sbocchi di alcuni mercati, lo squilibrio ha natura occasionale ed è interpretabile solo come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] moderna dellavoro (1994), già in stampa nel 1943 ma distrutto da un bombardamento. È importante in questi scritti l’attenzione che Demaria rivolge ad aspetti istituzionali e storici, che limitano l’applicabilità al lavoro dello schema delmercato ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] grandi capitali. Se si riflette che la divisione dellavoro presuppone lo scambio, in questa valorizzazione del principio dell’associazione Gioia sembra rispecchiare la situazione delmercato italiano, asfittico, povero di capitali e ancora lontano ...
Leggi Tutto
ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] interne del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e delLavoro).
Apprezzò molto il pontificato di Giovanni XXIII, la realizzazione del al consumismo diffuso, al dominio da parte delmercato, alla pretesa flessibilità dell’occupazione. Le sole ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] cui quasi non esisteva la divisione dellavoro, e gli scambi erano ridotti al minimo» (p. 340), la maggior parte della produzione serviva per l’autoconsumo e non esisteva una vera e propria economia di mercato. Quest’arretratezza non era stata però ...
Leggi Tutto
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...