COPPOLA D'ANNA, francesco
Marco E. L. Guidi
Nacque a Calatafimi (Trapani) il 15 marzo 1889, primogenito di Alessio Coppola e di Crocifissa D'Anna, piccoli artigiani di condizioni economiche molto modeste. [...] con lo studio su La difesa della valuta e la disciplina del commercio deicambi, X [1920], pp. 394-402), e con maggiore intensità a troppo ridotta delle aziende, conseguenza diretta di un mercato interno molto debole.
Il 1926 è un anno importante ...
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BELMOSTO, Antonio
Giovanni Zarrilli
Nacque intorno al 1540, presumibilmente in Corsica, forse a Bastia, sebbene le fonti lo dicano genovese: era infatti figlio primogenito di Luigi, appartenente a una [...] Regno risale al 1569, allorché era impegnato nei mercato delle vettovaglie per la città di Napoli. Dovette diritti", cioè gli era consentito di speculare liberamente sulle differenze deicambi nelle varie piazze italiane.
In effetti, il B. ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] negativi esercitati tanto sulla spesa dei lavoratori - e quindi anche sulle opportunità di mercato per le aziende - La teoria moderna del valore economico, Mantova 1916; La crisi deicambi, Firenze 1925; La fase odierna del fenomeno emigratorio, ibid ...
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PICCAMIGLIO, Giovanni
Enrico Basso
PICCAMIGLIO, Giovanni. – Nacque a Genova in data imprecisata, presumibilmente tra il 1410 e il 1420. Come risulta da un atto del notaio Antonio Fazio (ASGe, Notai [...] in alcuni dei settori più dinamici dell’economia genovese: le assicurazioni, i prestiti a interesse, i cambi e la permettevano infatti di approfittare al meglio delle occasioni offerte dal mercatodei titoli di debito pubblico (ad esempio nel 1457 e ...
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JANNACCONE, Pasquale
Simone Misiani
Nacque a Napoli, il 18 maggio 1872, da Nicola e da Elisa Winspeare.
Il padre, direttore del Banco di Napoli, fu inviato in Italia settentrionale per aprire le filiali [...] sulla moneta e alle relative ricadute sulla politica deimercati e dei prezzi.
Nel luglio 1932 fu chiamato alla -ottobre 1955, pp. 419-434; Manuale di economia politica, Torino 1959; Cambi, conti con l'estero, moneta, a cura di D. Felisini, con ...
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GASPARINI, Francesco Giuseppe
Dario Busolini
Nacque a Venezia nel 1655 da una famiglia di condizione borghese che lo indirizzò al credito e al commercio. Ma il debutto del G. negli affari, stando ad [...] in pochi anni un'impresa commerciale. Iniziò facendo l'agente di cambio e il banchiere; quindi, per mezzo dei profitti ricavati, passò al finanziamento di importazioni ed esportazioni di merci varie. La sua copiosa corrispondenza (pari a più di 11 ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] Menichella, gli propose la direzione dell'ufficio cambi, carica che rifiutò perché troppo esecutiva. il potere pubblico e i vincoli al mercato. Come gli altri testi coevi del politica, che andò crescendo col passare dei mesi; e al suo interno il peso ...
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BERTOLLI
Luciano Segreto
Famiglia di imprenditori. L'avvio delle attività industriali della dinastia dei B. va situato nei primi decenni postunitari. Il capostipite, Francesco (nato a Lucca il 12 apr. [...] del ramo esportazione olii e vini della Francesco Bertolli Banca e cambio che, da quel momento (ma solo per pochi anni) anche il vermut e i vini bianchi di Orvieto e dei Colli Albani. I mercati di destinazione erano in Svizzera, Germania, Austria (a ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] dopo che nel 1501 era stato fra gli elettori del doge Loredan, (dei nove che elessero i quaranta), e il 15 genn. 1503 preposto al doveva trascurare i cambi e le speculazioni sulle monete, incoraggiate dalle forti fluttuazioni del mercato, e neppure i ...
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MARCHESANO, Enrico
Guido Montanari
Nacque a Palermo il 23 maggio 1894 da Giuseppe e da Bianca Fileti, terzogenito di nove fratelli.
I Marchesano erano imparentati con alcune tra le famiglie più in vista [...] fine di evitare forti ripercussioni sui cambi.
Il M. non concluse il a Milano sono stati consultati: estratti dei Verbali del Consiglio direttivo e del 380; L. Avagliano, L'IRI tra socialità e mercato 1948-1954, Salerno 1984, p. 38; G. Piluso ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...